Una coppia di pensionati australiani ha prenotato 51 crociere di fila, trascorrendo 455 giorni in nave senza mai tornare sulla terra ferma, perché a detta loro è più economico e divertente di una casa di riposo, e proprio come loro, questa storia ha fatto il giro del mondo. Marty e Jess Ansen hanno deciso di intraprendere questa avventura dopo il lockdown, sentivano di aver perso tempo prezioso a causa delle misure stringenti poste dal governo australiano per la pandemia, l’idea era di divertirsi e viaggiare e così hanno escogitato il piano: Marty ha contattato il suo agente di viaggio e gli ha detto di prenotare qualsiasi cosa trovasse, e da quel momento, da qui poi tutto ha avuto inizio.
Il viaggio è cominciato lo scorso giugno quando si sono imbarcati nella Coral Princess per un anno e mezzo i due hanno trascorso le loro giornate in giro per il mondo tra cibo, balli, divertimento e nuove conoscenze. Ricevono un’assistenza non molto diversa dal pacchetto base di una casa di riposo: i pasti sono inclusi nella tariffa del biglietto ed evitano le pulizie quotidiane di cui si occupa il personale di bordo che è diventato quasi una famiglia per loro, ogni mattina iniziano la giornata con una bella partita a pingpong e sono considerati delle vere e proprie celebrità a bordo, tanto che molti passeggeri hanno chiesto espressamente di poterli incontrare. In questo momento stanno navigando l’oceano Pacifico e sono diretti alle Hawaii, dopo di che trascorreranno altri 8 mesi in mare, per poi concedersi una pausa di qualche mese sulla terra ferma, prima di riprendere il viaggio nuovamente.
Una storia emozionante e di ispirazione per molti, ma che lascia anche qualche dubbio: non è chiaro come gestiscano la relazione con i propri cari, o cosa succede in caso di problemi di salute, inoltre non viene menzionata la disponibilità economica iniziale e non è facile stabilire se effettivamente la crociera costi meno di una casa di riposo. Ciò che è certo e che i due anziani sono felici e vivono la loro vita liberi, facendo esperienze che da una casa di riposo non sarebbero state possibili.
@Redazione Sintony.it