L'Italia è rinomata per il suo cibo e per i tanti locali dall’atmosfera familiare e calorosa, ma dietro questa facciata idilliaca, esiste troppo spesso una realtà di sfruttamento e lavoro in nero che colpisce sempre più giovani mettendone a rischio la vita e il futuro. Per la maggior parte sono vittime silenziose, ma questa volta arriva la denuncia sui social da parte di un cameriere di Modena.
Nel video sfogo il ragazzo discute animatamente con il titolare di un ristorante, poiché gli era stata promessa una paga di 50 euro per sei ore di lavoro, ma a fine turno il giovane si trova davanti una banconota da 20 euro. Stanco e frustrato dopo una giornata di fatica e maltrattamenti dei clienti decide di reagire e chiedere quanto gli spetta riprendendo la discussione con il cellulare. Dal video si percepisce l’assurdità sella vicenda, che purtroppo di sorprendente ha ben poco: il ragazzo dice di non poter accettare una retribuzione di 3 euro all’ora per giunta in nero, dopo aver lavorato senza tutele e con un titolare che si preoccupava più dell’integrità dei bicchieri che della sua incolumità. La vicenda raggiunge l’apice del ridicolo quando il titolare cerca scuse e rilancia svariate volte offrendo compensi comunque inconcepibili.
Solo quando il cameriere minaccia di chiamare la polizia e denunciare l’accaduto, ottiene la paga inizialmente pattuita di 50 euro e se ne va. Continua poi lo sfogo, rivolgendosi a chi sostiene che in Italia i giovani non vogliono lavorare, sottolineando che questo è il trattamento che spetta a chi sceglie di guadagnarsi da vivere onestamente; dice di non sorprendersi se poi molti giovani messi alle stretta scelgono il lavoro in nero o la via della criminalità. Conclude chiedendo di far girare il video e spera che arrivi agli esponenti del governo, poiché la situazione non può andare avanti, non è solo un problema dei giovani e se non verrà trovata una soluzione le conseguenze colpiranno tutta la comunità.
@Redazione Sintony.it