News

Cultura
26 Gennaio 2024

Sotto il segno del pallone: tre letture che fanno breccia e goal!

Biografie di grandi campioni, ma anche testi che narrano la storia del calcio. Da Gigi Riva a Maradona fino a Pelé.

Mi chiamavano Rombo di tuono scritto da Gigi Riva. Mai come in questi giorni, questa lettura potrebbe rappresentare più indicata.

Queste pagine schiudono un mondo antico, forse irriconoscibile per i giovani di oggi, ma proprio per questo di grande ispirazione. Dopo un’infanzia segnata da diversi lutti familiari nell’Italia impoverita del Dopoguerra, a diciott’anni Riva salì su un aereo a elica che in tre tappe lo portò da Varese a Cagliari, una destinazione che allora sembrava più lontana dell’Antartide.

Ma la Sardegna lo accolse come la madre che non aveva più, e non dovette passare molto tempo perché partisse la cavalcata del Cagliari verso lo scudetto ed esplodesse – per lui eroe schivo e affascinante come Hud il Selvaggio interpretato da Paul Newman – la gloria con i 35 gol segnati per l’Italia.

Però le fiabe più belle finiscono sempre troppo presto e fu proprio la Patria, a cui Riva sacrificò ben due gambe, a interrompere bruscamente la sua formidabile avventura. Chissà quanto ancora ci avrebbe fatto sognare se fosse durata anche solo un po’ di più.

Maradona: «Non sarò mai un uomo comune». Il calcio al tempo di Diego.

Questo libro è la storia di una lunga amicizia nata nel 1986 quando, ai mondiali di calcio del Messico, Maradona guidò una nazionale argentina tutto sommato modesta alla vittoria, un'amicizia che si consolidò l'anno successivo, quando il Napoli vinse il primo scudetto della sua storia.

Questo è il resoconto fedele di quel legame, che Gianni Minà - da grande giornalista sorretto da un'empatia e indipendenza di giudizio che dovrebbero fare scuola - ci racconta attraverso gli articoli più belli che gli ha dedicato nel corso degli anni e tre memorabili incontri-intervista, durante i quali Diego si è messo a nudo, raccontando le proprie debolezze e la propria visione del calcio e della politica, sempre ammesso che le due sfere siano davvero separabili.

Minà ci regala il ritratto del più grande calciatore di tutti i tempi ma soprattutto di un uomo complesso, contraddittorio, onesto fino alla brutalità.

Maradona a tavola: i piatti napoletani a lui dedicati | La Cucina Italiana

Infine, Pelé. Il re del calcio scritto da Claudio Moretti.

Pelé ha superato quota 1000 gol in carriera e resta l'unico calciatore della storia ad aver vinto i Mondiali per tre volte.

L'uomo divenuto tesoro nazionale del Brasile per paura che potesse andare a giocare all'estero. L'uomo che ha superato le barriere sociali e razziali.

Come sta Pelé: il messaggio del campione su Instagram

L'uomo che ha inventato il concetto stesso di regia offensiva. Quando si ritirò dal calcio un giornale brasiliano titolò: Piangeva anche il cielo.

Per tutta la carriera, invece, Pelé aveva fatto ridere milioni di persone in tutto il mondo. Con i suoi tunnel, i suoi doppi passi e i suoi assist visionari. Con l'unico rimpianto di non aver mai fatto gol ai Mondiali in bicicletta, in rovesciata.

 

@MariazzurraLai