Tre libri, una stessa urgenza
Questi tre titoli raccontano la letteratura come spazio di ascolto, di attraversamento e di trasformazione. Libri che non offrono risposte facili, ma pongono domande necessarie. E che, proprio per questo, continuano a vivere dentro chi li legge.
MariazzurraLai
Marta Cicilloni - Le nostre tracce
Non è un romance, e l’autrice lo dichiara senza ambiguità. Le nostre tracce è un romanzo fatto di silenzi, distanze emotive e non detti che spesso definiscono le relazioni più profonde. Tra Londra e una Cagliari più evocata che descritta, Tommaso e Vittoria si muovono in un equilibrio fragile, segnato da paure, attese e mezze frasi. La scrittura di Cicilloni è istintiva, intima, capace di dare voce a ciò che resta anche quando sembra invisibile.
Massimo Vincis -Sophia
Sophia non è solo un libro, ma un vero e proprio viaggio dentro l’anima. Un racconto intenso e viscerale che scava nelle profondità dell’esistenza senza filtri né compromessi. Il silenzio diventa urlo, l’attesa si fa rivelazione. È una storia per chi ha il coraggio di guardarsi dentro e di perdersi nel proprio labirinto interiore senza la certezza di trovare subito un’uscita. Sophia è un’anima antica intrappolata in un corpo giovane, un enigma che costringe il lettore a interrogarsi sul tempo, sulla giovinezza e sulle illusioni che spesso ci raccontiamo per non affrontare la verità. Il suo dolore silenzioso è universale, il suo grido senza voce risuona nei luoghi più nascosti di chi legge. Con parole affilate e dirette, Vincis accompagna il lettore tra fragilità, contraddizioni e desideri inespressi, sul filo sottile che separa dolore e speranza.
Fleanna Lai - Lettere di un bruco a una farfalla
Lettere di un bruco a una farfalla è un dialogo costante e profondamente intimo. Fleanna Lai parla a sé stessa, al proprio cuore, alle persone care, esplorando il passato, le scelte compiute, le gioie e i rimpianti. La natura diventa interlocutrice e rifugio, simbolo di un ciclo infinito che tutto comprende e tutto assolve. Le parole seguono una metamorfosi: fragili all’inizio, goffe come un bruco, protette da un bozzolo solo apparente, fino a liberarsi leggere e consapevoli. La copertina, illustrata da Ilaria e Arianna, completa visivamente questo percorso di rinascita.
@Mariazzurra Lai