Addio Gigi Riva. C’è chi si è presentato con una rosa, chi con un mazzo di fiori, altri hanno voluto solo salutarlo, senza portare un omaggio. Certo è che tutti gli occhi dei tifosi erano pieni di lacrime, pronti ad esplodere in un giorno come questo che verrà ricordato nella storia. Il cordone dei tifosi era lunghissimo. Tutti composti, attendevano il loro turno per l’ingresso alla Unipol Domus dove si trova il feretro di Rombo Di Tuono. Accanto a lui i figli, Nicola e Mauro, raccoglievano le condoglianze di amici e sconosciuti. Dietro le sue nipoti Virginia, Ilaria, Sofia, Gaia e Cecilia. Vietato scattare foto o fare riprese. Sull’altro lato gli ex compagni dello storico scudetto del 1970. A ricoprire il feretro una maglia rossoblù. Domani si attende l’ondata oceanica, alla basilica di Bonaria: i funerali di Gigi Riva sono fissati per le 16. 

“Ha aiutato a portare la nostra Isola all’attenzione mondiale”, ha detto il sindaco Paolo Truzzu con gli occhi colmi di lacrime, “ma ciò che voglio ricordare è la sua semplicità e umanità, è sempre stato uno di noi, ciò che mi sento di dire è Ciao Gigi, resterai immortale”.

Leonardo Pavoletti racconta di non averlo mai conosciuto di persona. “Avevamo un appuntamento a fine anno, dovevamo vederci, poi abbiamo rinviato a causa di impegni. È stato un brutto colpo e voglio fare le condoglianze a tutto il popolo sardo e italiano, è difficile trovare altre parole”. E poi ricorda il percorso calcistico. “Entrambi arriviamo da fuori, ci sarebbe bastato uno sguardo per capirci, in questi anni ho avuto modo di ascoltare i suoi consigli, le sue parole”.

Tommaso Giulini ha voluto dare un messaggio di unione. “Lui ha unito un popolo intero, l’ha fatto per decenni, già da prima dello scudetto, ha continuato a farlo anche nell’ultimo periodo e l’auspicio è che continui a farlo”. Domani, alle 16, nella Basilica di Bonaria, Monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, celebrerà la messa esequiale di Gigi Riva. 

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