Class action contro Burger King negli Stati Uniti. Un giudice della Florida ha stabilito che Burger King dovrà affrontare una class action che accusa la catena di fast food di pubblicità ingannevole. Non è la prima volta che queste grosse aziende, molto popolari negli Stati Uniti, siano chiamate a rispondere a questo tipo di denunce, da McDonald's a Taco Bell. In questi ultimi mesi le associazioni dei consumatori anche in Italia hanno scoperto diverse anomalie nei prodotti di largo consumo pubblicizzati: panini più piccoli, confezioni di bevande, detersivi, alimenti sempre più leggere ma dal costo sempre uguale. Piccole variazioni impercettibili agli occhi del consumatore poco attento, ma che fanno la differenza sul nostro portafoglio.

Nel caso americano, la causa contro Burger King è stata intentata nel marzo del 2020, in particolare sui famosi "whopper": nelle foto grandi il doppio che nella realtà, secondo i clienti "delusi". La catena di fast food, si legge nella denuncia, "si vanta di offrire panini più sostanziosi della concorrenza", ma "le dimensioni dell'hamburger sono state aumentate solo nella pubblicità".

La class action è stata presentata da clienti "delusi" in ben 12 Stati americani: Florida, New York, Illinois, Massachusetts, Michigan, California, Connecticut, Ohio, Kentucky, Mississippi, Pennsylvania e Arizona.

Redazione sintony.it