Gianluca Vacchi e il suo Kebhouze hanno ricevuto una diffida da una scuola media.
Il motivo? La sua mascotte stava distribuendo fiammiferi e cartine per fumare, e preservativi agli studenti, tutto ciò per pubblicizzare la propria attività. I genitori si sono subito indignati davanti a questa iniziativa, dichiarando che i "bambini sono troppo piccoli per capire certe cose."
Non è cosa rara che le mascotte o lavoratori dei fast-food in generale, distribuiscano materiale, come i volantini, per farsi pubblicità, ma a quanto pare qui si è andato oltre.
Agostino Penna, cantante e genitore di uno degli studenti si è fatto portavoce degli altri genitori, affermando di essere "sdegnato". Secondo Penna e gli altri genitori, Vacchi ha esagerato poiché essendo un personaggio famoso avrebbe potuto usufruire di altri modi per farsi pubblicità, come per esempio i social, e non distribuendo un kit contendo dei prodotti inadatti all'età dei ragazzini delle scuole medie.
In più è stato ampiamente contestato lo slogan all'interno del kit, che citava la frase seguente: "Patatina gratis, con un kebab le patatine fritte sono gratis”, il fatto di scrivere patatina gratis e inserire all'interno del pacchetto dei preservativi è stato definito un atteggiamento sessista e volgare.
La scuola avrebbe agito mandando una diffida al signor Vacchi e alla sua catena di fast-food, Kebhouze.
In tutto ciò Gianluca ha risposto con un video su Instagram dicendo: "Scusatemi, ho esagerato come mio solito, ma quei preservativi usateli." Spiegando che tutto ciò è stato fatto per far avanzare la sensibilizzazione sulla prevenzione e l'educazione sessuale. Tema che in molti dichiarano "poco affrontato nelle scuole"
In tutto ciò l'imprenditore non si sarebbe fermato, nonostante la diffida ricevuta, continua imperterrito a fare disitribuire il kit alle sue mascotte. Chissà come finirà, e se davvero si tratta di sensibilizzare l'educazione sessuale, o è solamente propaganda per la sua catena di kebab.
@Radio Sintony News