La notte di San Lorenzo ricade ogni 10 agosto, data in cui milioni di persone in Italia trascorrono qualche ora col naso all’insù. A Radio Sintony, Silvia Casu, la responsabile dell’aerea divulgazione e didattica dell’Inaf (Osservatorio Astronomico di Cagliari), ha spiegato che: “Questo evento è legato a due fenomeni: uno astrofisico, ovvero il passaggio dello sciame meteoritico, quello che noi chiamiamo “Stelle Cadenti” e la celebrazione della giornata di San Lorenzo”.
Attorno a questa data c’è una vera e propria storia. Infatti sono chiamate Lacrime di San Lorenzo, proprio per ricordare il martiro del diacono di Roma. La ricercatrice Silvia Casu ha affermato: “Avviene proprio in questo periodo perché la terra intercetta l’orbita in cui si sono depositati i detriti di ghiaccio e polveri rilasciati dalla cometa periodica Swift-Tuttle” e aggiunge: “Le scie luminose nel cielo, derivano proprio da questo fenomeno”. Si può naturalmente puntare lo sguardo verso la costellazione di Perseo (a Nord Est il 13 agosto), il radiante da cui sembrano originare le stelle cadenti, ma non solo, si può anche scrutare un'ampia porzione della volta celeste e si avrà comunque successo nel cogliere qualche guizzo luminoso.
Pur essendo San Lorenzo il 10 agosto, il giorno migliore per osservare le meteore cade tipicamente tra il 12 e il 13 del mese. Per avere una visione ancora più nitida, Silvia Casu consiglia: “Posti lontani dalle luci urbane, ad esempio in spiaggia”. Saranno dei giorni speciali in cui ci si potrà sdraiare e scrutare il cielo, senza dimenticare di esprimere un desiderio (almeno questo è cio che consiglia la tridizione).
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