Che sia un grado di preparazione non sufficiente per affrontare l’esame di maturità, o semplice timore, fatto sta che il 12 per cento degli studenti italiani sta considerando di utilizzare ChatGPT o altri chatbot di intelligenza artificiale per copiare durante gli esami. Un dato preoccupante che evidenzia la diffusione di metodi scorretti tra i giovani e la necessità di un maggiore controllo durante le prove.
Nonostante l'ascesa dell'intelligenza artificiale, i metodi di copia più tradizionali rimangono i più gettonati. Il 90% degli aspiranti copioni utilizzerà foglietti scritti a casa, bigliettini da nascondere o appunti sui dizionari. Solo il 70% punterà su metodi tecnologici come smartphone, auricolari o chatbot.
Lo smartphone rappresenta il principale strumento tecnologico per la copia, con il 25% degli studenti che lo utilizzerà per scambiare suggerimenti o consultare soluzioni online durante l'esame (anche se l'utilizzo dello smartphone durante le prove è severamente vietato e comporta l'espulsione dall'esame).
ChatGPT e altri chatbot di intelligenza artificiale emergono come nuova frontiera del copiaggio. Il 12% degli studenti intervistati ha dichiarato di volerli utilizzare per ottenere soluzioni o spunti durante le prove. Un dato che desta preoccupazione e richiede un'attenta riflessione sull'etica e l'utilizzo corretto della tecnologia nell'ambito scolastico.
Il sondaggio di Skuola.net evidenzia diverse motivazioni dietro la scelta di copiare. Ad esempio paura di non superare l'esame (25% degli studenti che copieranno lo fa per paura di non riuscire a superare le prove). Altri, il 59 per cento, temono soprattutto la seconda prova d'indirizzo, considerata più difficile della prima, mentre il 17% degli studenti copierà perché ritiene di non essere sufficientemente preparato.
@Redazione Sintony News