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26 Novembre 2023

Squid Game: La Sfida, minacce di causa alla casa di produzione per infortuni dei concorrenti

Condizioni estreme e lesioni: i concorrenti di 'Squid Game - La Sfida' puntano il dito contro la produzione per violazioni di sicurezza durante la realizzazione del reality

Se ne è parlato a lungo negli ultimi mesi e mercoledì 22 novembre, i primi episodi sono stati rilasciati da Netflix: si tratta di Squid Game: La Sfida, il reality show del colosso dello streaming ispirato alla sua serie tv non in lingua inglese più vista di sempre sulla piattaforma, diventata in poche settimane un vero e proprio fenomeno mondiale

Tuttavia, il lato oscuro del fenomeno emerge, poiché almeno due concorrenti minacciano di intentare una causa contro la casa di produzione. Affermano di aver subito "lesioni da ipotermia e danni nervosi a causa di scarse condizioni sanitarie e standard di sicurezza sul set". Mentre il mondo è affascinato dalle prove di eliminazione e dal montepremi di 4,56 milioni di dollari, i partecipanti sostengono che dietro le quinte si siano verificate violazioni gravi

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L'avvocato Daniel Slade, dello studio legale Express Solicitors, ha dichiarato: "Da quanto ci è stato detto, i produttori hanno superato i limiti della sicurezza in nome dell'intrattenimento. Le società di produzione devono assicurare che gli standard di salute e sicurezza nei loro show non espongano le persone al rischio di danno". Le riprese degli episodi, effettuate fuori da Londra in condizioni già contestate, sono al centro delle accuse. Il freddo intenso durante le registrazioni del gioco Un, due, tre stella ha portato a lunghe attese e condizioni che ora minacciano di portare a azioni legali

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Il produttore esecutivo John Hay ha difeso le riprese “Quella di Un, due, tre stella è stata una ripresa complessa, era una giornata fredda e ci abbiamo messo molto. Ma abbiamo preparato e ci siamo presi cura di tutti”.  Anche Netflix nega le accuse ribadendo: "Prendiamo la sicurezza dei nostri concorrenti estremamente sul serio".

Tuttavia, lo studio legale ha annunciato l'intenzione di raccogliere ulteriori prove e, se necessario, intentare una causa.

 

Marta Rachele Pusceddu