La tela, risalente al 1504, che ritrae una giovane donna dai capelli scuri, occhi marroni e lo sguardo sereno, potrebbe presto rivelarsi una scoperta eccezionale. Si tratta di una Maria Maddalena con il volto di Chiara Fancelli – moglie del pittore il Perugino – che sarebbe in realtà opera di Raffaello, suo allievo.
È quanto annunciato durante la conferenza internazionale "La Bellezza Ideale-La visione della perfezione di Raffaello Sanzio" tenutasi a Pergola. Uno studio della rivista scientifica "Open Science, Art and Science" sembra infatti in procinto di dimostrare che l’opera - molto simile a quella del Perugino, custodita alla Galleria Palatina di Firenze – sia stata dipinta ben prima da Raffaello e vista la sua superiorità tecnica, avrebbe perfino fatto da prototipo per la versione del maestro. Il dipinto appartiene ad una collezione privata che si trova all'estero ed è stato analizzato da un team di esperti dell’ A.R.T. & Co, impresa spin-off dell’Università di Camerino, che ha sede ad Ascoli Piceno.
Dall’analisi sarebbe emerso che il dipinto è da attribuire a Raffaello per diversi motivi, primo fra tutti l’uso dello spolvero, una tecnica caratteristica dei lavori dall’artista che serviva a trasferire il disegno preparatorio su diverse superfici. Inoltre, la grazia e l’armonia della composizione, la presenza di altre influenze pittoriche come l’uso dello sfumato, e la proporzione matematica che caratterizzano il dipinto, sembrano proprio indicare un prodotto delle mani dell’artista. Secondo Annalisa Di Maria, esperta internazionale di Rinascimento italiano, intervenuta durante la conferenza, il quadro sarebbe la testimonianza della crescita del Raffaello, e di un distacco dallo stile del maestro.
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