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18 Maggio 2023

Clamorosa scoperta in un dipinto di Pablo Picasso: ecco di cosa si tratta

Un dipinto di Pablo Picasso, realizzato quando l'artista aveva 19 anni, ha messo in evidenza una clamorosa scoperta: ecco quale

La scoperta, oltre la sua originalità, è decisamente anomala. Dopo oltre un secolo, esperti e critici d’arte hanno identificato, nascosto in un famoso dipinto di Picasso, un cane.

Un fedele amico a quattro zampe che, l’artista spagnolo più influente del XX secolo aveva in qualche modo "nascosto", per così dire, disegnando una massa marrone scuro nella parte inferiore dell’opera Le Moulin de la Galette del 1900.

Megan Fontanella, curatore di arte moderna presso il Guggenheim Museum di New York, luogo in cui per decenni è stato esposto il dipinto, ha detto: "Una cosa davvero sorprendente, per me almeno. Questa scoperta cambia completamente il modo in cui uno guarda e ammira questo dipinto”.

Museum uncovers 'adorable dog' hidden in Picasso masterpiece

La tela raffigura una sala parigina in cui le persone indossano abiti da sera e cappelli a cilindro e sembrano bere, ballare e chiacchiare. Il dipinto, disponibile alla visione fino al 6 agosto al Guggenheim Museum di New York, fa parte della mostra di 10 opere "Young Picasso in Paris ", che presenta alcuni dei primi lavori dell'artista spagnolo, durante il suo periodo in Francia. 

Per decenni il cane è rimasto inosservato. Ma durante degli studi, servendosi di un processo denominato spettroscopia a fluorescenza, i ricercatori sono stati in grado di scoprire il cane: si crede che sia un Cavalier King Charles spaniel, tra le razze più popolari dell’epoca.

Il dipinto del 1921 - I tre musici di Pablo Picasso, capolavoro del Cubismo  sintetico • Uozzart

"Chi osserva attentamente la zona della scoperta può notare altri colori che affiorano e, inoltre, una texture che non si riferisce alla composizione finale: ho avuto la forte sensazione che ci fosse qualcosa sotto”, spiega Julie Barten, conservatrice di pittura al Guggenheim. Picasso aveva appena 19 anni quando realizzò il lavoro, ma non è noto il perché abbia scelto di dipingere sopra il disegno del cane.

"Ma ciò che è interessante è che lui, nell'oscurarlo, aveva dato soltanto qualche pennellata frettolosa, lasciando così una sorta di presenza spettrale del cane", conclude la Barten.

Alessandro Paolo Porrà