Il matrimonio è un'occasione unica, che vanta una tradizione millenaria. 

Pare che arrivi addiritura dalla Mesopotamia. Inoltre, oltre alle diverse liturgie e cerimoniali, le nozze si caratterizzano per una vasta gamma di espressioni linguistiche e di costumi e usanze tramandate negli anni, da una generazione all'altra. 

Sposarsi nella bella stagione non è un evento senza fini: infatti secondo gli antichi Romani, celebrare il matrimonio a giugno suscitava grandi aspettative, dato che il nome del mese deriva da Giunone, dea della fecondità e divinità del matrimonio e del parto.

Nei Paesi del Nord Europa, le cerimonie nuziali sono spesso caratterizzate da elementi presi in prestito dal mondo sovrannaturale. In Finlandia, per esempio, passare la giornata precedente alle nozze in sauna, riveste un ruolo cruciale nella protezione degli sposi dagli spiriti maligni, portando quindi, alla purificazione dell’anima da amori e dolori passati. 

Tutti sappiamo che in Italia le colombe sono le protagoniste di molti matrimoni come promessa di fedeltà e impegno reciproco della coppia, in Corea del Sud, questo importante ruolo è ricoperto dalle oche selvatiche. Il significato simbolico si riconduce monogamia delle oche, che si crede venga trasmessa ai prossimi sposi. In Inghilterra la buona sorte viene esplicitata grazie alla presenza di un ragno sull’abito da sposa, tanto che persino un popolare proverbio inglese sottolinea l’importanza di non uccidere questi insetti tanto ritenuti disgustosi: “if you want to live and thrive, let the spider run alive”, ossia “se si vuole vivere e avere successo, bisogna lasciar vivo il ragno”. 

Anche gli oggetti e i colori giocano un ruolo importante: in Nigeria, il tessuto degli abiti da cerimonia, chiamato aso oke, simboleggia la forza della famiglia di provenienza ed è ricamato con i simboli variopinti delle tribù degli sposi. Inoltre, se in Occidente il bianco il colore associato al matrimonio tradizionale è il bianco, in Cina il colore "di nozze" è il rosso, quasi onnipresente anche nei dettagli. 

In Messico acquistano importanza le posate: infatti la notte prima della cerimonia è tradizione piantare cucchiai nel luogo in cui si terrà la festa nuziale, con la speranza di garantirsi una splendida giornata di sole. 

Tra le espressioni simbolo invece: in inglese si usa Tie the knot, cioè “legare il nodo”, visto come l’atto simbolico del matrimonio. In Marocco si dice Ce qui fait le couscous, c’est la sauce; ce qui fait le mariage, c'est l'amour, ove un solido legame matrimoniale basato sull’amore viene paragonato al cous cous, piatto tipico della cucina berbera.

Per concludere, in italiano la Luna di miele si identifica con il viaggio di nozze, un modo di dire comune a diverse lingue, dall’inglese honeymoon, al portoghese lua-de-mel, al francese lune de miel.

Stando a quanto dicono alcune teorie, questa espressione risale all’antica Roma in cui le coppie appena sposate erano solite a consumare notevoli quantità di idromele, bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele, per tutto il primo mese di matrimonio, pari a un’intera fase lunare. Una pratica considerata come capace di portare dolcezza e prosperità alla coppia.

Alessandro Paolo Porrà