News

Attualità
17 Maggio 2023

In Kenya continua la strage di leoni: le città invadono i loro territori

In Kenya i leoni senza più una casa si avventurano nelle zone popolate dall’uomo. Le città sempre più grandi riducono i territori naturali

La terra dei Masai in Kenya, Africa, è diventata una landa maledetta per i leoni. Venerdì in un villaggio non lontano è stato trafitto a morte da un allevatore Loonkiito, un leone d’Africa di 19 anni, forse il più anziano in libertà: anche lui in cerca di cibo aveva lasciato il parco di Amboseli.

Le ultime notizie hanno aggiunto alla lista delle vittime altri 6 esemplari, “colpevoli” di aver attaccato delle capre e un cane.

L’agenzia per la conservazione del Kenya (Kenya Wildlife Service, KWS), in un comunicato, ha denunciato che sono in totale 10 gli animali uccisi dalla scorsa settimana aggiungendo che sono stati organizzati incontri con i rappresentanti delle popolazioni locali.

La notizia ha fatto il giro del mondo, tanto da spingere la ministra del turismo Peninah Malonza a precipitarsi in elicottero nella zona dei Masai per ribadire l'auspicio di "un’armoniosa convivenzatra animali e umani. D'altronde il 10% del Pil del Kenya viene dal turismo e i 2500 esemplari di leoni sono la punta di diamante.

Alla base di queste scorribande da parte dei leoni c’è il riscaldamento globale e la costante situazione di siccità nel Kenya e nei vari paesi dell’Africa orientale. Le incursioni di animali selvatici nelle aree popolate sono aumentate negli ultimi anni, poiché lo sviluppo urbano ha ridotto il loro habitat e le aree di migrazione.

Daniel Sampu, coordinatore della Big Life Foundation ha dichiarato: "Si tratta chiaramente di un conflitto tra uomo e natura, la gente locale ha vissuto con gli animali selvatici per anni. L'allerta da parte dei pastori è aumentata dopo la recente, prolungata siccità. Bisogna scoraggiare queste azioni".

@Redazione Sintony News