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17 Marzo 2023

Sostanze tossiche Pfas nella carta igienica: la ricerca su 21 marche

Nella carta igienica sono state identificate delle sostanze tossiche Pfas: le analisi sulle 21 marche

Ventuno marche di carta igienica distribuite in tutto il mondo, contengono Pfas: sostanze chimiche tossiche, che, una volta scaricate nei servizi igienici e giunte agli impianti di trattamento delle acque reflue, potrebbero diventare indice di inquinamento idrico. Questo è il risultato emerso da una ricerca che ha preso in analisi, senza renderli noti, i 21 principali marchi di carta igienica in Nord America, Europa occidentale, Africa, America centrale e Sud America. Lo studio è stato pubblicato sul Journal enviromental science & technology letters e trattato dal Guardian

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I Pfas sono una classe di circa 14.000 sostanze chimiche, impiegate per rendere diversi prodotti di consumo resistenti all'acqua, alle macchie e al calore. Sono chiamati "prodotti chimici per sempre" perché non subiscono una degradazione naturale e sono collegati a cancro, complicazioni fetali, malattie del fegato, malattie renali, malattie autoimmuni e altri gravi problemi di salute. Una volta nell'impianto delle acque reflue, questi sostanze contengono dei patogeni che possono finire nei fanghi di depurazione che, successivamente vengono sparsi su terreni coltivati come fertilizzanti o versati nei corsi d'acqua.

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I ricercatori hanno rilevato sei composti Pfas, tra questi il più presente è il 6:2 diPap. Il composto non è stato studiato in maniera approfondita, ma è collegato a disfunzioni testicolari. Un americano medio utilizza quasi 26 chili di carta igienica all'anno: ciò sta a significare che 8500 tonnellate di carta igienica vengono scaricate, ogni anno, negli Stati Uniti. Lo studio ha anche controllato le acque reflue in otto impianti di trattamento e ha scoperto che, è plausibile che il 6:2 diPAP nella carta igienica equivalga a gran parte del composto trovato nelle acque reflue.

Tuttavia, il rapporto dell'Università della Florida non ha preso in considerazione le conseguenze per la salute dell'utilizzo della carta igienica contaminata. Infatti, i Pfas possono essere assorbiti tramite la pelle, ma non sono stati effettuati studi sull'assorbimento di queste sostanze. David Andrews, scienziato Senior dell'Environmentale Workin Group, un ente benefico che monitora l'inquinamento da Pfas, ha dichiarato: "Vale sicuramente la pena di indagare". 

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Inoltre, tali sostanze sono risultate presenti sia nei marchi che utilizzano carta e carta riciclata. A spiegarlo, Jake Thompson, autore principale dello studio e studente laureato dell'Università della Florida.

"Non ho fretta di cambiare la mia carta igienica e non sto dicendo che le persone dovrebbero smettere di usare o ridurre la quantità di carta igienica che usano. Il problema è che stiamo identificando un'altra fonte di PFAS e ciò evidenzia che le sostanze chimiche sono onnipresenti", questa la spiegazione fornita da Thompson

Alessandro Paolo Porrà