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13 Marzo 2023

Salute mentale, l’Italia si conferma ultima in Europa

Il Belpaese ultimo per il livello di benessere mentale, ma cresce la propensione a prendersene cura e parlarne. Le donne e i giovani sono i più stressati

Italia ultima in Europa per il benessere mentale: questo è quanto emerge da alcuni studi che decretano l’arretratezza del Paese in merito alle tematiche legate al benessere mentale.  Si tratta di una nazione profondamente stressata. E’ quanto emerge Secondo l’AXA Mind Health Report 2023, studio condotto dalla multinazionale di ricerca Ipsos e il gruppo assicurativo mondiale Axa su un campione di oltre 30 mila persone in 16 Paesi del Mondo, tra cui, appunto, l’Italia.

 

Solo il 18% degli intervistati italiani ha dichiarato di essere in uno stato di pieno benessere, dato in calo rispetto al 20% dello scorso anno. Il disturbo più sentito è lo stress: sia a livello mondiale che a livello nazionale: il 56% degli italiani ha dichiarato di sentirsi stressato. Il rapporto tra il benessere mentale e la produttività è un altro punto della ricerca: solo il 15% degli italiani intervistati si sente in uno stato mentale altamente produttivo.

 

Solitudine: benefici, rischi, quando è meglio farsi aiutare?
 

L’altra grande piaga per il benessere italiano è la solitudine: 1 italiano su 2 si sente solo, dato peggiore in Europa. Più staccati problemi come l’impatto negativo della guerra e della crisi e il cambiamento climatico. Per le donne, come detto, incide il genere: circa il 35% delle donne ha ricevuto commenti indesiderati che incidono sul benessere mentale. I giovani, invece, subiscono tanti stimoli che li fanno sprofondare nell’incertezza del futuro, il flusso di informazioni negative colpisce a pieno i più esposti. Anche la propria immagine corporea è fonte di stress e la conseguenza è che solo 1 giovane su 12 si sente pienamente bene a livello mentale.

 

Seppur questo è un contesto negativo, la cosa buona è che comunque è in crescita la propensione a prendersene cura e parlarne. Secondo questi studi, il nostro Paese insieme al Giappone, presenta la più bassa percentuale di persone che avvertono uno stato di pieno benessere mentale

Quali sono i soggetti più a rischio? Le donne e i giovani. Per le prime complice la disparità di genere avvertita nel quotidiano e il carico mentale tutto sulle loro spalle per la gestione della casa, del lavoro, dei figli. Per quanto riguarda i giovani, scontano l’effetto di un uso spesso eccessivo di tecnologie e social e si scontrano con una realtà attuale molto difficile a causa della società in evoluzione e della poca disponibilità economica e lavorativa del nostro Paese.

Redazione sintony.it