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26 Novembre 2022

Alessandro Michele lascia Gucci: ecco i 20 abiti più belli dell’ex direttore creativo

L’ex direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, ispirato dall’arte, dal cinema e dalla musica ha regalato a questi mondi e ai loro protagonisti la sua arte sotto forma di abiti.

Direttore creativo dal 2015 e artefice della rivoluzione stilistica del marchio, Alessandro Michele ha lasciato Gucci. L'ultima sfilata disegnata da Michele per il marchio è stata uno dei fashion show più incredibili degli ultimi tempi: lo stilista - che per primo ha sposato e promosso l'estetica del gender fluid, ha utilizzato modelli gemelli che indossavano capi di sartoria e look androgini. Il motivo della scelta, una riflessione sulla sua identità: sua madre aveva una gemella e lui ha sempre pensato di avere due madri.

Nel vasto repertorio di creazioni memorabili dell’era di Gucci con Alessandro Michele, gli abiti creati per Harry Styles occupano un posto speciale. La popstar britannica ha radicalmente trasformato la sua immagine diventando una fashion icon globale. Styles è stato il primo uomo a diventare protagonista della copertina di Vogue: indosso aveva blazer e abito a balze di Gucci. L'amicizia profonda tra Alessandro Michele e Harry Styles ha portato a varie collaborazioni tra i due, alcune ufficiali come la collezione “HA HA HA”. Per Halloween 2021 il cantante si traveste da Dorothy Gale, la protagonistra de Il mago di Oz. 

Tra i primi incarichi di Alessandro Michele c’è il look per il Rebel Heart Tour del 2015-16 di Madonna, che indossò un costume di grande effetto con una forte ispirazione latina.

Per i Grammy del 2020 Billie Eilish ha sfoggiato due look Gucci. Abiti oversize, spesso in stile pigiama, usati per impedire la sessualizzazione del suo corpo. L'opera di nascondimento quella sera prevedeva due look: uno verde acido e un altro candido per la performance live sul palco.

Poi Lady Gaga con un abito viola della collezione Gucci Love Parade, indossato in occasione della premiere londinese di House of Gucci di Ridlei Scott.

Amico e complice delle trovate creative di Michele, Jared Leto è stato uno dei maggiori testimonial di Gucci degli ultimi anni. Al Met Gala 2019, il cui tema era  il Camp, l'esagerazione, l'attore e cantante ha stupito tutti portando con sé la sua testa.

E ancora Jessica Chastain con un abito da fata per ritirare un Oscar. Dakota Johnson alla Mostra del Cinema di Venezia con un abito semi-trasparente arricchito con frange di cristalli scintillanti. Il trio formato da Lana del Rey, Jared Leto e Alessandro Michele a cui molti diedero la palma dei meglio vestiti al Met Gala del 2018 il cui tema era “Heavenly Bodies”, corpi celestiali. 

Achille Lauro nell’edizione 2020 del Festival di Sanremo con i suoi look ideati in collaborazione con Alessandro Michele e messi a punto dal suo stylist Nick Cerioni. I Maneskin hanno fatto risplendere il tappeto rosso del Festival di Cannes coi loro abiti Gucci in stile Seventies. Damiano dei Maneskin con il suo look lontano dallo stereotipo di mascolinità tossica. Grazie ai look Gucci si colloca al confine tra il genere maschile e quello femminile.

La cantante Florence Welch, musa di Alessandro Michele. Al Met Gala del 2016 ha indossato un abito ricco di ricami e paillettes iridescenti. Rihanna con il passamontagna Gucci, che viene consacrato a oggetto di culto.

La direttrice di Vogue Anna Wintour non ha resistito a un abito della collezione Gucci Aria, segnata dalla storica collaborazione tra Gucci e Balenciaga e alle sfilate si è presentata con un modello personalizzato. Tra le collaborazioni di successo dell'era Gucci by Alessandro Michele, la capsule con Adidas è senz'altro tra le più riuscite. Michele ha riportato in vita un modello del brand sportivo degli anni '90 reso celebre da Madonna che non ha perso occasione di esibirlo tra i suoi recenti scatti di Instagram.

Per il suo addio alle scene, Elton John si è affidato a Gucci ed Alessandro Michele.

A conclusione della sfilata della collezione spring/summer 2020, Alessandro Michele ha fatto sfilare modelli e modelle in uniformi da ospedale psichiatrico lanciando un provocatorio messaggio sulla salute mentale. Questi look, certamente celebri, furono realizzati esclusivamente per il fashion show e non sono stati mai messi in vendita. 

Infine, nella carriera del designer di Gucci merita una menzione anche l'intuizione di usare il sorriso atipico della cantante punk Dani Mitchell al centro della campagna Gucci Beauty che nel 2019 ha fatto vendere al brand più di un milione di rossetti nel primo mese dal lancio dei prodotti sul mercato.

A Michele va riconosciuto il merito di aver imposto nuovi standard di bellezza, concetto da lui inteso in senso assolutamente inclusivo.

@Redazione Sintony News