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Internet e tecnologia
7 Novembre 2022

Gobbi e con un cervello piccolo: fra un millennio la tecnologia ci trasformerà in mostri

L'essere umano del futuro verrà trasformato dalla tecnologia: gobba, doppie palpebre, cervello più piccolo e mani come artigli. Esagerazione o fondo di verità?
Credit: Toll Free Forwarding

Potrebbe sembrare un'esagerazione, forse lo è. E in ogni caso fra mille anni potrebbe non esserci più vita sulla Terra. Chi lo sa. Ma una cosa è certa: come ci siamo evoluti nel corso della storia, continuiamo a evolverci ora. Secondo una ricerca commissionata da Toll Free Forwarding, infatti, l'uomo del 3000 sarà gobbo, avrà un cervello più piccolo, gli occhi con doppie palpebre e le mani come artigli. Perché? Colpa della tecnologia naturalmente.

Già ora la tecnologia ci sta trasformando in alcuni nostri comportamenti, ma nel lungo periodo potrebbe proprio cambiarci fisicamente. Smartphone, tablet, computer hanno un impatto sempre più forte nelle nostre vite e secondo la ricerca, infatti, tutto ciò potrebbe portare a sviluppare un uomo del futuro con dimensioni inferiori e con una minore prestanza fisica e intellettuale. 

La società Toll Free Forwarding ha messo a punto un prototipo umano - diremmo quasi umanoide - che potrebbe risultare dall'evoluzione dei prossimi mille anni. Mindy è il nome dato a questo prototipo, che ha l'aspetto di una ragazza non proprio corrispondente ai canoni di bellezza ai quali oggi siamo abituati. 

La gobba marcata, dovuta al ripetersi nei secoli di posture scorrette che assumiamo quando siamo davanti allo schermo del pc, sarebbe la conseguenza meno scioccante. Decisamente più inquietante è la mano ad artiglio, dovuta al modo in cui si afferra lo smartphone per scrivere messaggi. O, ancora, la palpebra doppia, che interverrebbe per proteggere la vista dalla fatica generata dalla lunga esposizione alle luci degli schermi di pc e smartphone. 

Per ultimo, ma non meno importante, Mindy ha sviluppato un cranio più spesso rispetto al nostro, per proteggersi dalle onde elettromagnetiche, e un cervello decisamente più piccolo. Il motivo? Calcoli e informazioni le sono forniti dalla tecnologia, non ha bisogno di mettere in funzione la sostanza cerebrale. 
Chissà come sarà (e se ci sarà) l'uomo fra mille anni. Ma tra vedere e non vedere, preferiamo viverci il presente e provare a consegnare ai nostri figli un mondo ancora in grado di far loro da casa.

@Redazione Sintony News