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31 Ottobre 2022

Siccità, allarme per Acqua Sant’Anna: “Sorgenti ormai a secco, nuovi invasi o si chiude”

Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato dell’azienda di Vinadio dell’Acqua Sant’Anna: “Sono molto preoccupato, i torrenti di montagna praticamente non esistono più e le falde si sono impoverite tantissimo”

La difficoltà di trovare sul mercato l’anidride carbonica per l’acqua frizzante quest’anno ha già creato problemi ad alcune aziende, tra cui anche quella dell’Acqua Sant’Anna che ha perso il 30% del fatturato e a costretto alcune linee produttive a restare ferme.

A questo problema, se ne aggiunge un altro, quello legato alla siccità. Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato dell’azienda si mostra preoccupato: "Sono molto preoccupato, i torrenti di montagna praticamente non esistono più e le falde si sono impoverite tantissimo, sono 4-5 volte meno ricche rispetto al passato. Da due anni nevica e piove poco o niente nel nord-ovest italiano", ha spiegato all’Ansa.

Secondo Bertone è ormai urgente realizzare gli invasi per trattenere l’acqua quando cade e snellire le procedure. "Come stanno le cose oggi non va, basta che uno alzi la mano e si opponga a un progetto e tutto si ferma. Il sistema va cambiato, sempre ovviamente nel rispetto dell'ambiente, c'è assoluta necessità di ricavare invasi raccolta lungo il corso dei fiumi in montagna".

In merito al problema dell’acqua gasata, Bertone spiega che il principale impianto in Italia per la Co2, che è Ferrara, non è ripartito, ed è necessario cercare il prodotto all'estero, ma il prezzo è cresciuto di 7 volte. E a tutto questo si aggiungono anche i rincari energetici, "20-25 milioni in più, soprattutto per l'elettricità perché di gas ne consumiamo poco".

Poi conclude: “Lo scorso luglio ho deciso di pagare una mensilità aggiuntiva a tutti i lavoratori, un aiuto concreto per fare fronte al periodo difficile. Un gesto che mi rende orgoglioso anche perché è diventato un buon esempio seguito da tanti”. Adesso però l’aiuto Bertone se lo aspetta dal governo: “Deve prendere decisioni strutturali: nel caso dell’acqua abbassi l’Iva, oggi al 22 per cento, portandola al 5 come in Francia, e, più in generale, intervenga sul cuneo fiscale: sarebbe la strada più veloce per ridare soldi e potere d’acquisto soprattutto al mondo operaio”.

 

@Redazione Sintony News