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27 Dicembre 2025

Natale 2025: un regalo su tre scelto con l’IA

Consigli poco personalizzati ed errori di valutazione hanno comportato perdite economiche per i consumatori

Il Natale 2025 conferma un trend in forte crescita: l’intelligenza artificiale è diventata una guida “virtuale” sempre più utilizzata per lo shopping natalizio degli italiani. Secondo una nota di Consumerismo No Profit, oltre il 60% degli utenti si è affidato a strumenti di IA per orientarsi nella scelta dei regali. Ne consegue che circa un regalo su tre (il 36% del totale) è stato acquistato seguendo indicazioni generate dagli algoritmi, per un valore stimato di 3,5 miliardi di euro.

Nonostante l’entusiasmo iniziale, l’utilizzo dell’IA nella selezione dei doni non sempre ha prodotto risultati soddisfacenti. Secondo Consumerismo No Profit, le raccomandazioni fornite dagli algoritmi hanno spesso portato a regali poco personalizzati o addirittura inadatti, generando frustrazione e sprechi economici.

Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo, spiega: «Il primo rischio è di natura qualitativa: l’IA non conosce realmente né i gusti né le abitudini di chi acquista e di chi riceve il regalo. Questo porta a scelte impersonali, che raramente soddisfano chi riceve il dono».

Accanto al problema della personalizzazione, emerge anche un rischio di tipo quantitativo. «Con l’IA si abbassa la soglia di attenzione durante l’acquisto», aggiunge Gabriele. «I consumatori tendono a fidarsi eccessivamente dello strumento, trascurando elementi fondamentali come il prezzo, la qualità del prodotto o le recensioni negative. Il risultato è una spesa più elevata, spesso per regali poco azzeccati».

Il caso del Natale 2025 evidenzia come la tecnologia possa semplificare lo shopping, ma anche introdurre nuove insidie. Delegare le scelte a un algoritmo può ridurre lo stress delle festività, ma aumenta il rischio di errori, sprechi e acquisti economicamente inefficaci. Per il consumatore contemporaneo, il consiglio resta chiaro: utilizzare l’intelligenza artificiale come supporto, non come sostituto del proprio giudizio.

Letizia Demontis