
L’eccellenza della lievitazione artigianale è stata celebrata alla Mostra d’Oltremare di Napoli, dove Gustus ha ospitato il Campionato del Mondo del Panettone 2025, organizzato dalla FIPGC (Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria). Maestri pasticcieri provenienti dall'Italia e dal mondo si sono sfidati con 50 panettoni finalisti in gara, confermando come tradizione e innovazione convivano ai massimi livelli della pasticceria.
La competizione ha premiato diverse categorie, bilanciando il rispetto per i capisaldi della pasticceria classica con la spinta alla sperimentazione.

Il titolo più ambito è andato a Vincenzo Guiderdone di Ardea, in provincia di Roma. Il suo prodotto è stato giudicato impeccabile sotto ogni aspetto tecnico, dall'alveatura alla lievitazione, dall'aroma all'eccellenza delle materie prime, in particolare i canditi. 1° Classificato: Vincenzo Guiderdone (Ardea, Roma), 2° Classificato: Michele Pirro (Puglia) 3° Classificato: Roberto Moreschi (Lombardia).
È proprio alla Lombardia che si lega la storia di questo lievitato, le cui origini, secondo le fonti, risalirebbero al XV secolo a Milano. La prima attestazione scritta è del 1606, dove nel vocabolario milanese-italiano si legge la definizione di "Panaton": "Pane grosso che si suole fare il giorno di Natale". Ancora oggi, il panettone resta il dolce natalizio per eccellenza.

La categoria Panettone Innovativo ha confermato l'importanza della creatività nel settore, registrando una doppietta per il Lazio.
La vittoria è stata conquistata da Francesco Ricci di Sezza Scalo (provincia di Latina), che ha presentato una ricetta audace: un panettone arricchito da mosto fermentato pastorizzato, miele di visciole e ganache al cioccolato fondente aromatizzata alla cannella.
1° Classificato: Francesco Ricci (Sezza Scalo, Latina), 2° Classificato: Manuel Spina (Sicilia) 3° Classificato: Cinzia Falleri (Toscana).
A trionfare in questa categoria, che abbraccia l'abbinamento con il food, è stato Antonio Chiumiento di Eboli (Salerno), grazie a un impasto arricchito da formaggio, cipolla caramellata, verdure e salumi.
La sfida tra i grandi lievitati ha visto anche il trionfo del pandoro.

Il titolo è stato assegnato al piemontese Daniele Mascia di Omegna (provincia del Verbano-Cusio-Ossola). La giuria è stata colpita in particolare dalla sua forma estetica impeccabile: un prodotto morbido, dalla sottile scorza dorata, profumato e cotto alla perfezione.
1° Classificato: Daniele Mascia (Omegna, Verbano-Cusio-Ossola), 2° Classificato: Antonio Chiumiento (Campania) 3° Classificato: Roberto Moreschi (Lombardia)
Il pandoro, tipico dolce natalizio italiano, è originario di Verona. La sua caratteristica forma a stella a otto punte è un omaggio alla città, e la sua degustazione è inseparabile dall'immancabile spolverata di zucchero a velo, che simula le cime innevate delle Alpi.
Il Campionato ha confermato che, pur tra sperimentazione e richiami alle origini, l'obiettivo comune di tutti i maestri pasticcieri resta l'elevato standard di qualità delle materie prime e delle tecniche di lievitazione.
@Redazione Sintony News