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18 Novembre 2025

Cane muore precipitando dal balcone a Lecce: padrone condannato per maltrattamento

Il procedimento ha visto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) costituirsi parte civile, opponendosi con successo alla richiesta di archiviazione inizialmente presentata dal pubblico ministero.

Si è conclusa con una sentenza di condanna la tragica vicenda di un Lupo Cecoslovacco precipitato dal terzo piano di un appartamento a Lecce, dove era tenuto in condizioni di estrema costrizione. Il proprietario dell’animale è stato condannato dal Tribunale penale di Lecce per abbandono e maltrattamento di animali.

Secondo la ricostruzione della seconda sezione penale, il cane è morto sul colpo dopo essere caduto dal balcone, uno spazio troppo angusto per le sue esigenze e sul quale l’animale era spesso tenuto legato con una corda. I giudici hanno stabilito che la caduta sarebbe stata agevolata dalla presenza di una panca a ridosso della ringhiera, e dovuta alla volontà dell'animale di liberarsi dalla condizione di sofferenza.

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I giudici hanno evidenziato come il cane manifestasse continuamente "la propria condizione di assoluta sofferenza e solitudine, anche a causa della lunga esposizione alle intemperie".

Il procedimento ha visto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) costituirsi parte civile, opponendosi con successo alla richiesta di archiviazione inizialmente presentata dal pubblico ministero.

“La detenzione di un cane sul balcone, o comunque in condizioni non naturali, può comportare episodi gravi come quello accaduto in questo caso,” ha dichiarato l’avvocata Claudia Taccani, responsabile dell’ufficio legale di Oipa Italia. “Ancora una volta – ha aggiunto – la giurisprudenza riconosce condotte illecite di questo tipo. Continueremo a batterci per far riconoscere agli animali la tutela legale come esseri senzienti".

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La sentenza del Tribunale di Lecce ha inflitto al proprietario un’ammenda di 5.000 euro, oltre al risarcimento nei confronti dell’associazione e al pagamento delle spese processuali.

La condanna si basa sulla legge in materia di maltrattamento degli animali, che, grazie a una recente riforma, ha modificato il codice penale introducendo una nuova parte sui delitti contro il sentimento degli animali. La giurisprudenza, in questo caso, ha riaffermato che gli animali sono "esseri viventi suscettibili di tutela diretta", applicando anche la riformulazione dell’articolo 727 che punisce l’abbandono di animali.

 

 

@Redazione Sintony News