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9 Ottobre 2025

Olbia, il Tar ferma Tecnomat: serrande abbassate e cento lavoratori a casa

La decisione arriva dopo che il Tar Sardegna ha accolto il ricorso presentato da Ottimax e Bricofer Group contro il Comune di Olbia e la stessa Bricoman, decretando lo stop all’attività commerciale

Colpo di scena nella lunga battaglia legale tra i colossi del bricolage in Gallura. Dopo una serie di sentenze favorevoli, Tecnomat – il marchio del gruppo Bricoman Italia – ha dovuto chiudere la maxi struttura di vendita nella zona del Pozzo Sacro, a Olbia. La decisione arriva dopo che il Tar Sardegna ha accolto il ricorso presentato da Ottimax e Bricofer Group contro il Comune di Olbia e la stessa Bricoman, decretando lo stop all’attività commerciale.

Davanti all’ingresso del punto vendita, ormai sbarrato, i dipendenti hanno appeso un cartello: “Sosteneteci acquistando online”, firmato da tutti i lavoratori. Un messaggio di speranza per i circa cento dipendenti che ora attendono sviluppi giudiziari e una possibile pronuncia cautelare che permetta la riapertura.

Negozi Tecnomat | Tecnomat Olbia

La vicenda ruota attorno alla regolarità delle autorizzazioni edilizie e commerciali rilasciate dal Suape del Comune di Olbia. Il Tar ha accolto il ricorso delle società rivali, che contestavano la legittimità del procedimento con cui Bricoman aveva ottenuto il via libera per realizzare un punto vendita di circa 6.000 metri quadrati.

Secondo i ricorrenti, l’autorizzazione era stata rilasciata come se si trattasse di una “media struttura di vendita”, quando invece le dimensioni effettive superavano i limiti previsti dalla legge e avrebbero richiesto il più complesso iter riservato alle “grandi strutture di vendita”. Il Suape aveva giustificato l’iter semplificato applicando una deroga normativa prevista per i negozi dedicati esclusivamente a “merci ingombranti e a consegna differita”, interpretazione però ritenuta errata dai giudici amministrativi.

Guerra del bricolage a Olbia: chiude Tecnomat

 

Dopo una prima bocciatura del Consiglio di Stato, il Comune di Olbia aveva rilasciato una nuova autorizzazione, poi impugnata nuovamente da Bricofer e Ottimax. Nel giugno 2024, il Tar aveva già sospeso il provvedimento in via cautelare.

Nel tentativo di superare gli ostacoli, Bricoman aveva presentato una nuova richiesta di autorizzazione, dichiarando di voler ridurre l’area di vendita a meno di 2.500 metri quadrati, il limite massimo consentito per le strutture di media dimensione. La superficie sarebbe stata delimitata all’interno del capannone con pareti di cartongesso, lasciando inutilizzati gli spazi restanti.

TECNOMAT APRE A OLBIA: AL VIA LE ASSUNZIONI

Il progetto era stato approvato dal Comune, ma ancora una volta Ottimax e Bricofer avevano impugnato la decisione, sostenendo che nel calcolo della superficie di vendita non erano state considerate aree circostanti, il che di fatto avrebbe superato i limiti di legge. Inoltre, i ricorrenti avevano evidenziato l’incompatibilità urbanistica del cambio di destinazione d’uso da deposito a commerciale, in una zona classificata a rischio idraulico elevato (HI4) secondo il nuovo Piano di assetto idrogeologico (Pai).

Il Tar, accogliendo le loro tesi, ha quindi annullato l’autorizzazione e imposto a Tecnomat la chiusura immediata.

Per ora, le attività proseguono solo online, mentre i lavoratori restano in sospeso, in attesa che il tribunale si esprima su un eventuale ricorso in appello o su una riapertura temporanea in via cautelare.

 

 

 

@Redazione Sintony News