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10 Settembre 2025

Scuola in Sardegna, si torna tra i banchi: calo di iscrizioni e edifici insicuri

Quest’anno sono circa 170mila gli alunni sardi che varcano la soglia delle aule, un numero che si riduce di anno in anno

La campanella torna a suonare nelle scuole della Sardegna, ma l’inizio dell’anno scolastico 2025/2026 porta con sé problemi ormai cronici: banchi sempre più vuoti e strutture non sicure.

Quest’anno sono circa 170mila gli alunni sardi che varcano la soglia delle aule, un numero che si riduce di anno in anno. La perdita è costante e significativa: tra 3mila e 5mila iscrizioni in meno a ogni nuova partenza. Un trend che riflette da un lato la denatalità, dall’altro il fenomeno degli abbandoni scolastici, ancora elevato nell’isola.

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Se il calendario ufficiale fissa al 15 settembre l’inizio delle lezioni, i dirigenti scolastici hanno la possibilità di anticipare il rientro, gestendo in autonomia alcuni giorni all’interno dei 200 obbligatori stabiliti per legge. I giorni guadagnati vengono recuperati a giugno, spesso per “costruire” ponti festivi o per organizzare meglio il calendario didattico.

A preoccupare non è solo il calo demografico. L’altra grande emergenza riguarda gli edifici: l’85,8% delle scuole sarde non è in regola con le certificazioni di sicurezza, un dato che colloca l’isola al penultimo posto a livello nazionale, appena sopra la Sicilia.

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La responsabilità ricade in gran parte su Comuni e Province, chiamati a garantire manutenzioni e adeguamenti normativi. Un compito che, tra scarsità di fondi e lentezze burocratiche, resta ancora largamente incompiuto.

Anche quest’anno, dunque, il ritorno sui banchi avviene a macchia di leopardo, tra scuole che aprono in anticipo e altre che seguono il calendario canonico. 

 

 

@Redazione Sintony News