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10 Settembre 2025

Germania, il ministro Rainer propone i ravioli in scatola come provviste di guerra

Secondo i funzionari di Berlino, la minaccia russa resta concreta: entro il 2029 Vladimir Putin potrebbe attaccare un Paese Nato

Ravioli in scatola come simbolo di sicurezza nazionale. È questa la singolare ma significativa proposta del ministro tedesco dell’Agricoltura e dell’Alimentazione Alois Rainer, che ha rilanciato il tema delle scorte alimentari in caso di conflitto o gravi emergenze.

Secondo i funzionari di Berlino, la minaccia russa resta concreta: entro il 2029 Vladimir Putin potrebbe attaccare un Paese Nato. Ecco perché il governo federale non pensa solo a rafforzare il bilancio militare e le campagne di reclutamento, ma anche a come garantire ai cittadini approvvigionamenti di base in situazioni critiche.

Ravioli in scatola in caso di guerra con la Russia, la Germania prepara le  scorte: «Altri cibi ci mettono troppo ad essere preparati»

La scelta dei ravioli in scatola – pronti da riscaldare e facili da conservare – non convince tutti. Secondo il Washington Post, la transizione verso una “riserva nazionale” di pasta pronta costerebbe almeno 105 milioni di dollari, senza contare gli accordi con aziende esterne per lo stoccaggio. A queste spese vanno aggiunti i 25 milioni di dollari che Berlino investe già per mantenere 100mila tonnellate di riso, piselli e latte in polvere in 150 magazzini.

Il ministro Rainer, però, difende la linea: «Viviamo in una situazione di sicurezza che ci costringe a riflettere. La sicurezza alimentare deve avere un ruolo chiave accanto all’approvvigionamento di armi. Voglio creare una riserva nazionale di prodotti pronti al consumo, utili non solo in caso di guerra ma anche di disastri naturali o incidenti nucleari».

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L’agenzia federale per la protezione civile (BBK) raccomanda già da tempo ai cittadini tedeschi di tenere in casa scorte per almeno 10 giorni, che comprendano 20 litri d’acqua a testa, 3,5 chili di pasta o riso secchi, 4 chili di legumi e 2,5 chili di frutta secca o a guscio. Il direttore dell’ente, Ralph Tiesler, ha ribadito: «I tempi sono cambiati. Anche una scorta per 72 ore oggi può fare la differenza».

Non si tratta, dunque, di pura fantasia. Nel 2016, quando l’allora ministro dell’Interno Thomas de Maizière suggerì di accumulare cibo e acqua in casa, fu bollato come allarmista. Oggi, meno di dieci anni dopo, le sue parole sembrano quasi profetiche.

La Germania si prepara alla guerra con una scorta nazionale di ravioli in  scatola - Berlino Magazine

Anche altri Paesi del continente discutono misure simili. In Norvegia si consiglia di avere sempre compresse di iodio a portata di mano per proteggersi da eventuali radiazioni, insieme a carte e giochi da tavolo per affrontare i lunghi periodi di attesa. La pacifica Svizzera, invece, non è mai riuscita ad abolire del tutto la scorta obbligatoria di caffè, difesa a gran voce dai cittadini nel 2019.

Dai ravioli tedeschi alle compresse norvegesi, le strategie cambiano, ma il segnale è lo stesso: l’Europa si prepara a un futuro più incerto. Tra timori di conflitti e possibili catastrofi naturali, il concetto di scorte alimentari non è più un tabù, ma una voce sempre più presente nelle politiche di sicurezza nazionale.

 

 

@Redazione Sintony News