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14 Agosto 2025

Maxi-furto di documenti negli hotel italiani: oltre 70mila copie digitali in vendita sul dark web

L’ondata di attacchi informatici non ha risparmiato neanche Stefano De Martino: rubate immagini private con Caroline Tronelli

Un massiccio attacco informatico ha messo in vendita sul dark web decine di migliaia di copie digitali di carte d’identità e passaporti sottratti dai sistemi informatici di strutture alberghiere italiane. A lanciare l’allarme è stato il Computer Emergency Response Team (CERT) dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che stima in oltre 70.000 i documenti rubati e caricati online tra giugno e luglio. Si tratta dei file acquisiti al momento del check-in e archiviati nei database degli hotel.

Secondo l’Agid, le informazioni sottratte possono essere sfruttate per creare documenti falsi, aprire conti bancari, condurre campagne di phishing mirato o compiere furti d’identità digitale. Il Garante per la Privacy ha aperto un’indagine: alcune strutture avrebbero già segnalato tempestivamente la violazione, mentre altre sono state sollecitate a comunicare “senza indugio” eventuali anomalie e ad avvisare i clienti coinvolti.

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Dietro l’operazione ci sarebbe un gruppo che si firma “mydocs”, che ha messo in vendita i dati sottratti attraverso un profilo dedicato. Secondo la società di sicurezza Hackmanac, alcune delle strutture colpite si trovano anche in Spagna. Tra i nomi trapelati ci sarebbero l’Hotel Ca’ dei Conti di Venezia, il Casa Dorita di Milano Marittima, il Regina Isabella di Ischia, l’Hotel Continentale di Trieste e il Portals Hills di Maiorca.

Gli investigatori ritengono che la breccia possa essere stata aperta da una campagna di phishing, ossia email o comunicazioni false in grado di ingannare il personale e ottenere accesso alle credenziali di sistema.

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Chi teme di essere coinvolto può contattare direttamente l’hotel in cui ha soggiornato, soprattutto se tra giugno e agosto di quest’anno. Servizi come Have I Been Pwned o Firefox Monitor permettono di verificare se email o numeri di telefono risultano in database rubati. In caso di sospetto furto di identità, le autorità raccomandano di monitorare attentamente movimenti bancari e attività online, e di sporgere denuncia.
L’ondata di attacchi informatici ha avuto anche un bersaglio inaspettato: Stefano De Martino. Secondo quanto riportato da Affari Italiani, le telecamere interne dell’abitazione di Caroline Tronelli, nuova compagna del conduttore Rai, sarebbero state violate mentre la coppia era in casa.

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Un video privato, contenente momenti di vita quotidiana, è finito su gruppi WhatsApp, canali Telegram e persino su un sito straniero, poi oscurato. Le prime ricostruzioni indicano che non si trattasse di un attacco mirato alla coppia, ma di un’azione casuale volta a reperire contenuti rivendibili o informazioni utili a furti. Le immagini sarebbero poi state caricate su server esteri, complicando l’intervento delle autorità.

La Polizia Postale ha avviato un’indagine per risalire agli autori e ricostruire il percorso dei file rubati. Intanto, i legali di De Martino si preparano a rilasciare una dichiarazione ufficiale.


 

 

@Redazione Sintony News