Niente reunion, niente ritorno in grande stile. Joe Perry, storico chitarrista e cofondatore degli Aerosmith, mette fine alle speranze di chi sognava di rivedere la band al completo sul palco.
«Ho passato molto tempo con Steven e lui semplicemente non vuole andare in tour. E non può farlo», ha dichiarato in un’intervista a WBUR.
Le parole arrivano a un anno dall’interruzione del tour d’addio Peace Out, sospeso a causa dell’infortunio vocale di Steven Tyler. La lesione alle corde vocali subita dal frontman nel 2023, aggravata da complicazioni successive, ha reso impossibile per lui affrontare la pressione e la fatica di una tournée nelle dimensioni a cui gli Aerosmith hanno abituato il loro pubblico.
In attesa di un impossibile ritorno, Perry è ripartito con il Joe Perry Project, affiancato da Chris Robinson dei Black Crowes, Brad Whitford e Buck Johnson (anche loro membri degli Aerosmith) e dalla sezione ritmica degli Stone Temple Pilots. Nove date tra Stati Uniti e Canada, con palchi prestigiosi come il Fenway Park e l’Hollywood Bowl in apertura ai The Who.
Eppure, anche per il chitarrista, la prospettiva di un nuovo tour mondiale con gli Aerosmith non è più così appetibile: «Non so se voglio pianificare altre 40 date. È un percorso faticoso… specialmente con Aerosmith», ha ammesso.
Tra le difficoltà fisiche di Tyler e la ritrosia di Perry verso i ritmi serrati delle tournée, il futuro degli Aerosmith come “macchina live” sembra ormai congelato. Potrebbero arrivare progetti speciali, registrazioni in studio o sporadiche apparizioni, ma la dimensione epica dei concerti che li ha resi leggende del rock appartiene, almeno per ora, al passato.
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