Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, segnando un passaggio storico per la realizzazione di una delle opere più ambiziose mai progettate in Italia. A darne notizia è stato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha definito l'infrastruttura un “acceleratore di sviluppo”.
“Sarà il ponte a campata unica più lungo del mondo”, ha sottolineato il ministro durante l’incontro con i colleghi di governo e la premier Giorgia Meloni, presente anch’essa alla riunione. Salvini ha anche ringraziato i predecessori che hanno creduto nel progetto, in particolare l’ex ministro Pietro Lunardi.
Il nuovo Ponte sarà un capolavoro ingegneristico: luce centrale di 3.330 metri (nessun altro ponte al mondo ha una campata così lunga), altezza di 72 metri sul livello del mare, per permettere il passaggio delle grandi navi, due torri alte 339 metri: una sul lato calabrese, l’altra su quello siciliano, cavi portanti: due coppie di cavi del diametro di 1,26 metri, composte da oltre 44.000 fili d'acciaio ciascuna
L’infrastruttura ospiterà: 3 corsie stradali per senso di marcia, di cui una d’emergenza, 2 corsie di servizio, 2 binari ferroviari e marciapiedi laterali pedonabili.
Il Ponte non sarà un’opera isolata. Il progetto prevede infatti 40 chilometri di raccordi viari e ferroviari, l’80% dei quali in galleria, collegamenti dal lato Calabria con autostrada del Mediterraneo e le stazioni ferroviarie di Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Inoltre collegamenti dal lato Sicilia con autostrade Messina-Catania e Messina-Palermo e nuova stazione ferroviaria di Messina.
Il costo complessivo dell’opera supera i 13,5 miliardi di euro, una cifra che sarà coperta attraverso i finanziamenti già previsti dalle leggi di bilancio 2024 e 2025. Si tratta di una delle più imponenti opere pubbliche mai finanziate in Italia, che secondo il governo porterà benefici non solo in termini di mobilità, ma anche di occupazione, sviluppo economico e turismo per tutto il Mezzogiorno.
Nonostante il via libera, non mancano i nodi da sciogliere: ambientalisti, associazioni locali e parte della comunità scientifica sollevano dubbi su impatto ambientale, vulnerabilità sismica e reale utilità dell’opera. Ma per il governo Meloni e il ministro Salvini, il Ponte rappresenta una svolta epocale che potrà cambiare il volto delle infrastrutture italiane e, simbolicamente, unire davvero l’Italia da Nord a Sud.
L’avvio ufficiale dei cantieri è previsto entro il 2025. L’obiettivo è consegnare l’opera entro il 2032, anno che potrebbe segnare il completamento di un sogno inseguito da oltre mezzo secolo.
@Redazione Sintony News