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30 Luglio 2025

Temu nel mirino dell’Unione Europea: prodotti pericolosi e pratiche scorrette, rischio maxi-sanzioni

Un’indagine UE svela gravi irregolarità sul colosso cinese dell’e-commerce: violazioni al Digital Services Act, prodotti tossici e concorrenza sleale minacciano consumatori e imprese locali

La popolarissima piattaforma di e-commerce Temu, nota per i suoi prezzi ultra-competitivi e l’espansione lampo nel mercato europeo, è finita sotto la lente d’ingrandimento della Commissione europea. Un’indagine approfondita ha portato alla luce preoccupanti criticità legate alla sicurezza di molti articoli in vendita, sollevando seri dubbi sulla conformità al Digital Services Act (DSA) e sugli effetti distorsivi nel mercato interno.

L’inchiesta, che ha incluso operazioni di mystery shopping, ha rivelato una lunga lista di prodotti non conformi alle normative UE. Tra i casi più allarmanti: ciucci per bambini con componenti facilmente staccabili, potenzialmente letali; occhiali da sole privi di protezione UV; impermeabili e altri articoli tessili contenenti sostanze chimiche vietate; cosmetici senza etichettatura o con ingredienti tossici, tra cui Lilial e Zinco Piritione, vietati per i rischi sull’apparato riproduttivo e per la pelle.

per ciuccio per bambini, per ciuccio multifunzionale per bambini,  portaciuccio - e maternità - Temu

Su 13 prodotti di igiene personale analizzati, 9 risultano privi della lista obbligatoria degli ingredienti, esponendo i consumatori (soprattutto quelli allergici) a rischi gravi e violando le norme sulla trasparenza.

La Commissione europea segnala che Temu non ha adottato misure efficaci per individuare e bloccare i venditori disonesti, che riescono facilmente a tornare attivi nonostante la rimozione dei loro articoli. Le procedure di verifica sarebbero superficiali e inadeguate, contrarie ai requisiti del Digital Services Act, la normativa europea che impone agli intermediari digitali elevati standard di sicurezza, tracciabilità e responsabilità.

«I cittadini europei acquistano online con la fiducia che i prodotti siano sicuri. Temu, secondo le nostre valutazioni preliminari, non sta rispettando gli standard richiesti», ha dichiarato Henna Virkkunen, vicepresidente della Commissione per la sovranità digitale.

Occhiali - Temu Italy

Le preoccupazioni non riguardano solo la sicurezza dei consumatori. Michael McGrath, commissario europeo alla Giustizia, ha sottolineato come la crescita aggressiva di Temu stia mettendo a rischio l’equilibrio della concorrenza nel mercato interno: «Le imprese europee rispettano regole stringenti. Ma ora devono competere con operatori che eludono tali obblighi, creando un danno economico e sociale al tessuto produttivo locale».

In una nota ufficiale, Temu ha respinto le accuse, affermando di disporre di strumenti proattivi di monitoraggio e partnership con enti certificatori riconosciuti a livello mondiale (tra cui TÜV SÜD, SGS, Eurofins e Bureau Veritas). L’azienda ha garantito l’impegno per conformarsi agli standard europei e ha dichiarato piena disponibilità a collaborare con le autorità.

Occhiali - Temu Italy

La Commissione europea analizzerà ora le controdeduzioni presentate da Temu. Se verranno confermate le violazioni al DSA, l’azienda rischia sanzioni fino al 6% del suo fatturato globale annuo, oltre a ordini vincolanti di rimozione dei prodotti e revisione delle sue procedure interne.

Un segnale forte arriva da Bruxelles: il mercato unico digitale non può essere il far west. E-commerce sì, ma nel rispetto delle regole che tutelano consumatori, lavoratori e imprese.

 

 

@Redazione Sintony News