La Sardegna continua a essere devastata dagli incendi, in un’estate segnata da emergenze quotidiane. Solo nella giornata di ieri, lunedì 28 luglio, sono stati 40 gli interventi registrati da parte delle squadre di emergenza, impegnate a contenere roghi che si sono sviluppati in diverse aree dell’Isola. A supportare i soccorritori, ancora una volta, mezzi aerei e centinaia di operatori a terra, in una lotta continua contro il fuoco e il vento.
Mentre la conta dei danni prosegue – e con essa l’impegno per riportare la sicurezza nelle zone colpite – le autorità hanno intensificato le indagini sul devastante incendio che domenica ha colpito Punta Molentis, nel litorale di Villasimius. Le fiamme, sospinte da un violento maestrale, hanno costretto centinaia di bagnanti alla fuga via mare, con evacuazioni d’emergenza coordinate dalla Guardia costiera e decine di auto andate distrutte nel parcheggio sterrato della spiaggia.
Sul rogo di Villasimius indaga la Forestale, sotto il coordinamento del procuratore Daniele Caria Sabelli. Al centro delle verifiche ci sarebbe un’automobile sospetta, avvistata nella zona poco prima che si sviluppassero le prime fiamme. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza per verificare eventuali movimenti sospetti o presenze anomale.
Il sospetto, sempre più concreto, è che l’incendio possa essere di origine dolosa. Le parole del sindaco Gianluca Dessì – “la mano di un pazzo” – sono rimbalzate ovunque, diventando simbolo dell’indignazione crescente contro un fenomeno criminale che sta distruggendo la natura, minacciando vite e mettendo in ginocchio il turismo.
Sempre sul fronte incendi, due persone sono state arrestate a San Giovanni Suergiu, nel Sud Sardegna, in relazione a un rogo scoppiato nei giorni scorsi. I dettagli dell’operazione non sono stati ancora resi noti, ma secondo fonti investigative, i due sarebbero stati colti in flagranza o incastrati da elementi inequivocabili raccolti dalle forze dell’ordine.
Intanto, il sistema antincendio regionale è allo stremo. Le squadre di Forestale, Forestas, Vigili del fuoco, barracelli e volontari operano ininterrottamente da giorni, con l’appoggio di canadair e elicotteri, ma ogni rogo spento viene sostituito da un nuovo fronte. Le condizioni meteo, con vento forte e temperature elevate, continuano ad alimentare l’allerta.
@Redazione Sintony News