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29 Luglio 2025

Gazebo vietato sulla spiaggia: multa all'Alpemare di Bocelli, il tenore fa causa al Comune

La polizia municipale ha contestato la violazione del regolamento comunale sulla pubblicità, elevando una sanzione da 1.032 euro

Lo stabilimento balneare di lusso Alpemare, di proprietà del tenore Andrea Bocelli, è finito al centro di una controversia con il Comune di Forte dei Marmi, a causa di un gazebo griffato Guerlain collocato sull’arenile. La polizia municipale ha contestato la violazione del regolamento comunale sulla pubblicità, elevando una sanzione da 1.032 euro. Ma Bocelli non ci sta e, tramite i suoi legali, ha deciso di impugnare il provvedimento.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno, la contestazione riguarda la presenza sulla spiaggia del marchio francese Guerlain, in particolare per la scritta “Guerlain per Alpemare” apposta su un gazebo. A Forte dei Marmi la normativa è chiara: la pubblicità sull’arenile pubblico è vietata, salvo eccezioni legate a eventi benefici, con incassi destinati a finalità non lucrative.

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In questo caso, il Comune ha ritenuto che il gazebo fosse un mezzo promozionale illecito, e di fronte al rifiuto di rimuoverlo è scattata la sanzione.

Il direttore dello stabilimento, Fabio Giannotti, ha respinto l’accusa, spiegando che non si tratta di una pubblicità, bensì di un servizio di lusso incluso nell’offerta per i clienti dello stabilimento:

“Chi prenota una delle nostre tende ha accesso gratuito al servizio. Le hostess selezionano profumi, creme solari o prodotti di skin care da utilizzare sui cuscini, asciugamani o sulla pelle. È un'attenzione in più, non una promozione commerciale”.

Secondo Giannotti, il logo Guerlain era solo un modo per identificare l’area dedicata, non un messaggio pubblicitario rivolto all’esterno.

La vicenda si inserisce in un contesto più ampio di tensioni normative e burocratiche che, a detta dello stesso Bocelli, rendono sempre più difficile la gestione di uno stabilimento balneare di alto livello in Versilia. In una nota rilasciata a La Nazione, il tenore ha lasciato intendere di valutare la vendita dell’Alpemare, un beach club esclusivo dove la stagione può costare anche 16.000 euro a cliente:

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“Considerando la regolamentazione legislativa del settore, sempre più impegnativa, cangiante e stringente, non si esclude la possibilità, in futuro, di cedere alle offerte dei tanti soggetti internazionali interessati”.

Il caso Alpemare accende i riflettori sul tema della burocrazia nei lidi italiani e sull’applicazione, talvolta controversa, dei regolamenti comunali. Da un lato, c’è l’esigenza di tutelare il decoro e la fruizione pubblica delle spiagge, dall’altro, la volontà di strutture di fascia alta di offrire esperienze personalizzate e servizi di lusso che fanno parte del loro appeal.

In attesa dell’esito del ricorso legale, la controversia tra Andrea Bocelli e il Comune di Forte dei Marmi rischia di diventare un caso-simbolo della difficile convivenza tra eccellenza privata e vincoli pubblici sul litorale italiano.

 

 

@Redazione Sintony News