Una Sardegna in fiamme, spazzata da un maestrale impetuoso che da giorni alimenta decine di incendi, sta vivendo ore drammatiche. Da nord a sud, dall’Ogliastra al Sulcis, dai rilievi interni alle coste, il fuoco avanza senza tregua mettendo a dura prova soccorritori, sindaci e comunità locali. È un bollettino senza sosta, tra evacuazioni, danni ambientali e abitazioni minacciate.
A Monte Nou, in territorio di Dolianova, un incendio ha aggredito una vasta area boschiva e di macchia mediterranea. Le fiamme, sospinte dal vento forte, hanno minacciato anche alcune abitazioni. Sul posto operano i Vigili del fuoco, il Corpo forestale e squadre di volontari, ma l’intervento resta complicato a causa delle condizioni meteo estreme.
Scene da incubo a Bacu Abis, frazione di Carbonia, dove un rogo si è avvicinato alle abitazioni di via dell’Argentiera. Il maestrale ha spinto il fuoco lungo la collina, minacciando l’intero abitato. I cittadini si sono uniti ai soccorritori usando gli impianti d’irrigazione per contenere le fiamme. Elicotteri – incluso uno delle Forze Armate – stanno sorvolando la zona. Numerosi cani sono stati salvati dai volontari.
Un altro incendio ha lambito il centro abitato di Loiri, dove l’intervento tempestivo di barracelli, Forestale e Protezione civile ha evitato il peggio. Le nuove dotazioni antincendio acquistate dal Comune grazie a fondi regionali si sono rivelate decisive. «Siamo intervenuti senza l’aiuto di mezzi aerei», ha dichiarato il sindaco Francesco Lai.
Vista la pressione sugli operatori e la diffusione capillare dei roghi, da Ciampino sono stati inviati due Canadair destinati a intervenire nel Sulcis e nel Marghine. In queste aree i mezzi aerei delle aziende incaricate del servizio antincendi non sono ancora operativi.
Nel territorio ogliastrino la situazione è esplosiva: le fiamme hanno minacciato zone tra Tortolì, Bari Sardo e Cardedu. A Tortolì, un rogo tra Monte Terli e Rio Foddeddu ha messo in allarme il Comune, che ha attivato il Coc. A Cardedu e Barisardo operano tre squadre dei Vigili del fuoco e un elicottero.
Nel pomeriggio un nuovo incendio si è sviluppato tra Gairo e Lanusei, verso la località Ulei. Anche qui si è valutata l’evacuazione di alcune strutture.
A Orosei, mentre proseguono le operazioni di bonifica per il rogo a Su Crastu-Sos Alinos, la sindaca Elisa Farris ha confermato l’evacuazione di 150 persone ospitate nella sala consiliare e nei locali della chiesa di Sant’Antonio.
La statale 125 è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia. Chiuse al pubblico anche le spiagge di Berchida e Capo Comino, oltre alla pineta di Mandras.
Un allevatore è rimasto gravemente ustionato nel tentativo di salvare la sua azienda agricola durante un vasto incendio a Osilo. L’uomo è stato trasportato in elicottero all’ospedale. Diverse aziende sono state evacuate per precauzione. In azione anche due Canadair, un Superpuma, un elicottero della flotta regionale e il Drago dei Vigili del fuoco.
Ripartono le fiamme a Punta Molentis (Villasimius), dove ieri sono state evacuate via mare circa 200 persone e distrutte decine di auto. L’area resta sorvegliata, dopo la chiusura totale disposta dal sindaco Gianluca Dessì.
A Nuoro la Protezione civile ha attivato presidi nell’intero massiccio del Monte Ortobene e in aree sensibili come Prato Sardo e Ugolio. A causa del vento, diversi alberi sono crollati danneggiando alcune auto. Chiusa anche la piscina comunale di Farcana.
A causa del maestrale, numerosi Comuni hanno chiuso parchi e aree verdi. A Cagliari sono stati sbarrati tutti i parchi e i cimiteri. A Quartu Sant’Elena, il sindaco Milia ha disposto la chiusura di tutti i parchi cittadini. Anche a Olbia il sindaco Settimo Nizzi ha chiuso il Parco Fausto Noce e attivato il Coc.
@Monica Magro