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1 Aprile 2025

Maturità 2025: voto in condotta e alternanza scuola-lavoro tra i requisiti di ammissione

Ecco le principali novità introdotte nell’ordinanza che regola lo svolgimento dell’Esame di Stato 2025

Il Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha firmato l'ordinanza che regola lo svolgimento dell'Esame di Stato 2025. Tra le principali novità introdotte, due requisiti fondamentali per l'ammissione: il completamento dei Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (Ptco), ex alternanza scuola-lavoro, e l'importanza del voto in condotta, che inciderà sui crediti scolastici.

L'esame di maturità prenderà il via mercoledì 18 giugno 2025 alle 8:30 con la prima prova scritta, uguale per tutti gli indirizzi di studio. Il giorno successivo, giovedì 19 giugno, gli studenti affronteranno la seconda prova scritta, specifica per il proprio percorso di studi.

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Alcuni indirizzi prevedranno anche una terza prova scritta. Gli esami orali, invece, inizieranno generalmente una settimana dopo la fine delle prove scritte, con il calendario deciso dai singoli istituti.

Ecco alcune delle materie della seconda prova per i principali indirizzi di studio: latino al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua inglese negli istituti tecnici - Settore economico "Turismo”, geopedologia, economia ed estimo nell’indirizzo "Costruzioni, Ambiente e Territorio":

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Per essere ammessi all'esame, tutti gli studenti dovranno aver completato i Ptco. Per i candidati esterni, le attività assimilabili ai Ptco saranno valutate dal Consiglio di classe della scuola presso cui sosterranno l’esame.

Un'altra novità riguarda il voto in condotta, che diventa determinante per i crediti scolastici: chi ottiene un voto di condotta inferiore a 6 non sarà ammesso alla maturità.
Mentre chi ha un voto di condotta pari a 6 dovrà discutere un elaborato critico sulla cittadinanza attiva e solidale durante il colloquio orale.
Il tema sarà assegnato dal Consiglio di classe e comunicato al candidato entro il giorno successivo allo scrutinio finale. Solo chi ha un voto in condotta pari o superiore a 9 potrà ottenere il punteggio massimo nei crediti scolastici.

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Questa regola vale non solo per gli studenti dell'ultimo anno, ma anche per chi frequenta il terzultimo e penultimo anno, incidendo sulla costruzione del credito finale.

"Con queste misure compiamo un nuovo passo avanti per una scuola seria, formativa, che educhi al rispetto e alla responsabilità", ha dichiarato il Ministro Valditara. "Vogliamo una scuola che premi il merito e prepari gli studenti al futuro con consapevolezza e competenza. Valorizzare il comportamento dei ragazzi significa ristabilire il principio della responsabilità individuale, un aspetto cruciale nella formazione dei cittadini di domani".

 

 

 

@Redazione Sintony News