Un episodio insolito ha scosso il Santuario di Pompei, dove un uomo si spacciava per sacerdote e confessava i fedeli, impartendo loro l’assoluzione dai peccati. Il fatto, accaduto giovedì mattina, ha portato alla denuncia dell'individuo, un operatore socio-sanitario di 44 anni, originario di Trecase (Napoli), per sostituzione di persona e turbamento di funzioni religiose.
L’uomo, vestito con una stola sacerdotale, si era posizionato in uno dei confessionali del santuario e, con atteggiamento solenne, ascoltava le confessioni dei fedeli.
Al termine, assegnava loro un certo numero di preghiere, convincendoli di aver ottenuto la remissione dei peccati. La scena non ha destato sospetti fino all'intervento dei carabinieri del posto fisso del Santuario, che hanno scoperto l'inganno.
Le forze dell'ordine, allertate da alcuni presenti, sono intervenute immediatamente per verificare l’identità dell’uomo. Dopo aver accertato che non era un sacerdote, lo hanno allontanato dal luogo sacro e lo hanno denunciato.
Il caso ha destato scalpore tra i fedeli e i responsabili del Santuario, che hanno espresso sconcerto per l’accaduto. "È un fatto grave e inaccettabile che offende la sacralità del sacramento della confessione", hanno dichiarato fonti interne alla struttura religiosa.
I carabinieri proseguiranno nelle indagini per verificare eventuali precedenti o episodi analoghi legati all’uomo denunciato.
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