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24 Febbraio 2025

Papa Francesco: condizioni stabili ma non è fuori pericolo

Oltre alla polmonite bilaterale e alla crisi asmatica prolungata, il Pontefice soffre di una lieve insufficienza renale

Papa Francesco continua il suo ricovero al Policlinico Gemelli, con un quadro clinico complesso che preoccupa i fedeli di tutto il mondo. Oltre alla polmonite bilaterale e alla crisi asmatica prolungata, il Pontefice soffre di una lieve insufficienza renale, dietro la quale potrebbe celarsi una sepsi. La situazione è sotto controllo, ma le prossime ore saranno decisive.

Secondo i bollettini medici, Bergoglio ha ricevuto ossigenoterapia ad alti flussi attraverso una macchina con cannule nasali, mentre la piastrinopenia resta stabile.

Ha effettuato trasfusioni di due unità di emazie concentrate, con un miglioramento del valore di emoglobina. Tuttavia, rispetto ai giorni precedenti, i medici evitano di affermare che il Pontefice "non sia in pericolo di vita", limitandosi a dire che "non è fuori pericolo".

L'insufficienza renale potrebbe indicare una sepsi in fase iniziale, una risposta dell'organismo a un'infezione in corso che rischia di compromettere il funzionamento di diversi organi. "È un buon segno che non abbia avuto ulteriori crisi respiratorie e che l'emoglobina sia risalita con le trasfusioni", ha spiegato il professor Abele Donati, direttore della clinica di anestesia e rianimazione. Tuttavia, si attende ancora una risposta concreta dalle terapie antibiotiche in corso.

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Le crisi respiratorie non sono del tutto scomparse, sebbene la fase acuta sembri superata. L'ossigenoterapia rimane essenziale per mantenere una buona ossigenazione del sangue. Nel frattempo, il Papa ha inviato un messaggio ai fedeli attraverso il testo dell'Angelus, diffuso senza un'apparizione pubblica: "Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie. Anche il riposo fa parte della terapia!". Ha inoltre ringraziato i medici e gli operatori sanitari per la loro dedizione e si è detto profondamente toccato dai numerosi messaggi di affetto ricevuti da tutto il mondo.

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Mentre il dibattito sulle possibili dimissioni di Bergoglio si riaccende, il gesuita Antonio Spadaro, stretto collaboratore del Pontefice, ha chiarito che il Papa considera il suo mandato a vita. "Quando parlò ai gesuiti in uno dei suoi viaggi, disse chiaramente che il Papato è a vita", ha dichiarato Spadaro. Tuttavia, ha riconosciuto che la questione potrebbe essere valutata in futuro qualora le energie del Pontefice venissero meno in maniera irreversibile.

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"Il Papa ha sempre detto che Benedetto XVI ha aperto una strada e che è possibile che un Pontefice rinunci al proprio ministero, ma questa decisione sarebbe frutto di un profondo discernimento spirituale e non di un semplice calcolo sull'efficienza fisica", ha sottolineato Spadaro.

Mentre il ricovero continua, il mondo cattolico resta con il fiato sospeso, pregando per la salute di Papa Francesco e sperando che possa riprendersi per tornare a guidare la Chiesa.

 

 

@Redazione Sintony News