Il 2025 si prospetta come un anno di transizione cruciale per il gruppo Benetton, con un piano strategico mirato a riorganizzare la rete di negozi e a fronteggiare le perdite accumulate negli ultimi anni.
Entro la fine del 2025, il gruppo prevede la chiusura di 419 negozi su un totale di 3.500 punti vendita attualmente attivi nel mondo. L'obiettivo è razionalizzare l'operatività: molti negozi in franchising, soprattutto nelle regioni del Sud Italia come Calabria, Puglia e Sicilia, saranno chiusi o trasformati in negozi diretti.
Benetton punta a rafforzare la gestione diretta dei propri punti vendita, come dimostra la riconversione dello store di via Rizzoli a Bologna, considerato un esempio emblematico del nuovo modello.
Negli ultimi dieci anni, Benetton ha registrato perdite per 1,6 miliardi di euro, una cifra che testimonia le difficoltà affrontate dal gruppo. Tuttavia, ci sono segnali incoraggianti: nel 2024, questi punti vendita hanno segnato un aumento del +7% rispetto all’anno precedente. Veneto e Trentino-Alto Adige, storiche roccaforti del marchio, hanno registrato un fatturato complessivo di 30 milioni di euro con un incremento del +8% rispetto al 2023.
L’operazione di riorganizzazione è guidata dal Presidente Alessandro Benetton, con il supporto di Claudio Sforza ed Enrico Laghi, e mira a riportare il gruppo verso una sostenibilità economica e operativa.
Le azioni principali includono: incentivi alle dimissioni volontarie, fino al 30% per favorire il turnover e ridurre l’impatto sociale delle chiusure. Ricollocazioni, per il personale coinvolto, con il supporto dei sindacati. E investimenti nei negozi strategici come dimostra l'attenzione rivolta ai negozi diretti in posizioni chiave.
@Redazione Sintony News