La terza Corte d'appello di Milano ha revocato gli arresti domiciliari a Baby Gang, disponendo il suo ritorno in carcere . La decisione è stata presa a seguito di una presunta violazione delle prescrizioni imposte al trapper, che si trovava agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico da gennaio.
Secondo la Procura generale, Baby Gang avrebbe violato le regole dei domiciliari pubblicando sui social network post legati al suo nuovo album. In particolare, un video su Instagram mostrerebbe il trapper con una pistola in mano, mentre ostenta il braccialetto elettronico.
L'avvocato di Baby Gang, Niccolò Vecchioni, ha contestato le accuse, sostenendo che l'account social del cantante è gestito dal suo manager e che il materiale pubblicato era stato realizzato in sessioni di lavoro autorizzate dalla stessa Corte d'appello. Vecchioni ha definito il provvedimento "sintomo di schizofrenia giudiziaria" e ha annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame.
La Corte d'appello ha ritenuto che la violazione commessa da Baby Gang sia di "carattere di gravità” e indicativa "del pericolo concreto ed attuale di reiterazione di reati analoghi a quelli per cui" il trapper è imputato. I giudici hanno evidenziato la "superficialità " del cantante nel gestire i social network e la sua "ostentazione del simbolo della detenzione domiciliare".
Il processo di secondo grado per la sparatoria avvenuta nell'estate del 2022 è fissato per il 4 giugno. Baby Gang era già stato condannato in primo grado a 4 anni e 10 mesi per rapina e a 5 anni e 2 mesi per la sparatoria.
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