La Francia diventa il primo Paese al mondo a includere l’aborto nella sua Carta fondamentale. I 925 parlamentari francesi, deputati e senatori, riuniti in Congresso nella reggia di Versailles, hanno approvato l'inserimento del diritto all'aborto nella Costituzione con 780 i voti a favore.

La notizia è stata accolta con applausi in Parlamento e con gioia da migliaia di persone riunite a Parigi. La Tour Eiffel si è illuminata con la scritta "Mon corps, mon choix" (Mio il corpo, la mia scelta), a celebrare questo momento storico.

Il presidente Macron ha definito l'esito del voto un "messaggio universale" e ha invitato i cittadini a celebrare l'8 marzo, Festa internazionale dei diritti della donna, in Place Vendome a Parigi.

La Pontificia Accademia per la Vita ha espresso la sua contrarietà, mentre i vescovi francesi hanno lanciato un appello al digiuno e alla preghiera. Inoltre il ministro Bergé ha auspicato che la scelta della Francia possa ispirare altri Paesi europei. Le condizioni per l'accesso all'aborto variano molto in Europa, con alcuni Stati che lo hanno inasprito e altri che lo hanno esteso.

E mentre in Francia si conquista un passo avanti storico, negli Stati Uniti è in arrivo la prima pillola anticoncezionale da banco. La cosiddetta mini-pillola, che ha un'efficacia del 93%, sarà disponibile entro la fine di marzo.

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