Il rapper Fedez torna al centro di una bufera mediatica. Questa volta per aver mostrato durante la puntata del podcast Muschio Selvaggio la foto di un utente che lo aveva insultato, ma che in realtà era una persona innocente.
“L’hater” in questione è Wazza, un noto tifoso dell'Inter su Twitter. La foto che Fedez ha mostrato è quella di Wazza, ma che in realtà è stata rubata da un altro utente, Davidone, che l'ha utilizzata per insultare Fedez.
"Mi sa che abbiamo un problema", ha scritto Wazza su Twitter. "Ho già provveduto a querelare tal Davidone, ma mi sa che quella non è la sua faccia da c...o, ma la mia. Fedez è riuscito a farmi diventare simpatico a tutto il Twitter Calcio".
"Grazie, grazie a Fedez che non verifica le fonti e mi mette alla pubblica gogna", ha affermato poi Wazza in un video pubblicato sul suo account Twitter. "Meme a parte, ragazzi, quello che ha fatto il signor Fedez e la trasmissione Muschio Selvaggio è di una gravità pazzesca. C'è chi non regge il peso della pubblica gogna, ci siamo capiti. Ovviamente mi muoverò nelle sedi opportune, ma sono molto turbato dalla cosa".
Fedez si è scusato con Wazza, ma la vicenda ha sollevato un dibattito sul tema degli hater e della violenza verbale online.
La vicenda di Wazza è un esempio dei rischi che si corrono quando si pubblicano informazioni personali online senza verificarne la veridicità. La pubblica gogna può avere conseguenze molto gravi per le persone coinvolte, sia dal punto di vista psicologico che sociale. In Italia, la pubblicazione di dati personali senza il consenso della persona interessata è un reato punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni. In questo caso, Wazza potrebbe sporgere denuncia contro Fedez e Davidone per violazione della privacy.
@Redazione Sintony News