Paghetta sì o no? Sei adolescenti su dieci la ricevono. È ciò che emerge dall'indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat. La paghetta è quindi ancora una pratica diffusa tra gli adolescenti italiani ( sei giovani su 10, 59,8%, con un'età compresa tra i 10 e i 18 anni la ricevono dai genitori).
La frequenza con cui viene erogata la paghetta varia in base all'età. I ragazzi più grandi, tra i 15 e i 18 anni, la ricevono più frequentemente, in media una volta a settimana (67,5%), mentre tra i 10 e i 14 anni è più frequente riceverla una volta al mese (24,2%).
L'importo della paghetta è in media di 54 euro al mese, ma anche in questo caso vi sono differenze in base all'età. I ragazzi più grandi ricevono in media quasi 70 euro al mese, mentre tra i 10 e i 14 anni l'importo scende a meno di 40 euro.
I metodi di erogazione della paghetta sono principalmente due: contanti (82,1%) o ricarica di una carta prepagata (17,9%).
L'età media in cui i giovani italiani iniziano a prendere la paghetta è di 12 anni, ma anche in questo caso i dati variano in base alla regione di residenza. Nella provincia di Bolzano, ad esempio, la media è di 10 anni, mentre in Calabria è di 14 anni.
I genitori che oggi danno la paghetta ai figli, in maggioranza, non la ricevevano a loro volta quando erano adolescenti. Tra i rispondenti con Figli, quasi uno su due (47,8%) ha dichiarato che non riceveva alcunché.
Tra chi invece la riceveva, è curioso notare come ci sia una grande differenza tra chi la riceveva in lire e chi già in euro. Nel primo caso, si prendevano in media 26mila lire, circa la metà di chi invece la prendeva in euro (30 euro).
@Redazione Sintony News