Per il 20esimo anno consecutivo, Forbes, l’influente rivista statunitense di economia e finanza, ha stilato la sua classifica delle 100 donne più potenti del mondo. Una lista che, quest’anno, ha evidenziato un quadro complesso e instabile, dell’influenza socio-politica, culturale ed economica delle donne. Quattro i parametri principali presi in considerazione: denaro, influenza media, impatto e ambito di riferimento.
Dopo aver vinto le lezioni politiche, il 22 ottobre 2022 Giorgia Meloni è stata nominata Presidente del Consiglio, diventando la prima donna nella storia a ricoprire questo ruolo. La premier è anche il presidente del partito di destra Fratelli d’Italia da marzo 2014. All’età di 15 anni si è unita all’ala giovanile del Movimento Sociale Italiano, partito fondato dai sostenitori dell’ex dittatore Benito Mussolini. Durante un discorso tenuto a giugno 2022 ha assunto chiare posizioni sulla famiglia: “Sì alle famiglie naturali, no alla lobby LGBT, sì all’identità sessuale, no all’ideologia di genere”, ha detto. Oggi, Giorgia Meloni è l’unica donna alla guida di un paese del G20.
Occupando posizioni diverse in molteplici settori quali la politica, l’intrattenimento, la finanza, la salute e la filantropia, solo per citarne qualcuno, le leader di quest’anno sollevano però qualche interrogativo. Per esempio al quinto posto, proprio subito dopo un leader politico come Giorgia Meloni, ci sia Taylor Swift (foto sotto).
Riflettere si, ma non sorprendere. Se è notizia di pochi giorni fa l’introduzione dal prossimo semestre di un corso dedicato al fenomeno da generato dalla cantante all’Università di Harvard, a fine settembre, grazie a una storia su Instagram, la superstar ha generato un traffico record sulla piattaforma Vote.org, facendo registrare oltre 35mila nuovi elettori che andranno alle urne nel 2024. Un tipo di influenza, quindi, che la cantante ha rafforzato in campi lontani ben dal puro entertainment. Nell’ultima classifica delle self-made women più ricche di Forbes, la 33enne Taylor Swift, con un patrimonio netto di 740 milioni di dollari, era al 34esimo posto.
Nella classifica di quest’anno, tra gli altri nomi relativi alla sfera politica possiamo citare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (al primo posto come l'anno scorso, foto in alto), la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde (n. 2, foto in basso), la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris (n. 3). Al quarto posto dunque troviamo Giorgia Meloni.
Emerge, però, una netta differenza numerica rispetto agli anni precedenti e un’evidente scarsità di donne nei ruoli politici di vertice: dieci anni fa, ad esempio, cinque donne erano alla guida delle nazioni tra le prime 25 economie globali, mentre oggi questo numero si è ridotto a una sola. Solo 13 dei 193 stati membri delle Nazioni Unite, inoltre, sono guidati oggi da capi di governo donne.
C’è un altro nome italiano nella classifica e appartiene a Margherita della Valle, ceo di Vodafone (foto in alto), che si posiziona al 42esimo posto. Romana, 58 anni, Della Valle ha una laurea in discipline economiche e sociali, ottenuta nel 1988 alla Bocconi. Dopo avere iniziato la sua carriera in Montedison, nel 1994 entrò in Omnitel, acquistata sei anni dopo da Vodafone. Nel 2007 è diventata chief financial officer europeo del gruppo, quindi group financial controller nel 2010, deputy cfo nel 2015 e cfo nel 2018.
Tra gennaio e aprile, i leader politici Sanna Marin, Jacinda Ardern e Nicola Sturgeon hanno perso o abbandonato i loro incarichi di supervisione di Finlandia, Nuova Zelanda e Scozia. Susan Wojcicki (foto in alto) si è dimessa dalla carica di ceo di YouTube dopo nove anni, e lo stesso ha fatto Martina Merz, amministratore delegato del conglomerato tedesco Thyssenkrupp. Ognuna di loro è stata sostituita da un uomo. Ma c’è anche qualche buona notizia: a maggio, Robyn Grew è diventata la prima donna a guidare il Man Group, hedge fund con un patrimonio di 161 miliardi di dollari, e a giugno la veterana dell’esercito americano Debra Crew ha preso il timone del colosso dell’alcol Diageo, diventando una delle poche donne ceo delle 100 più grandi aziende della Borsa di Londra.
Beyoncé è balzata al numero 36, rispetto all’80esimo posto del 2022. Il suo patrimonio deriva dai successi nella carriera musicale e più di recente dalla sua linea di abbigliamento Ivy Park, che ha tagliato da marzo i ponti con Adidas deludendo nei ricavi. Beyoncé ha inoltre battuto il record per il maggior numero di Grammy vinti: 32 a febbraio 2023. Ma Barbie? “Barbie occupa il posto numero 100, la posizione assegnata ogni anno a una figura che non è l’immagine tradizionale del potere ma che, nonostante ciò, è arrivata a definire un anno”, dice Forbes.
Ecco la top ten delle donne più potenti al mondo per Forbes: Ursula von der Leyen, Belgio; Christine Lagarde, Germania; Kamala Harris, Stati Uniti (foto in alto); Giorgia Meloni, Italia; Taylor Swift, Stati Uniti; Karen Lynch, Stati Uniti; Jane Fraser, Stati Uniti; Abigail Johnson, Stati Uniti; Mary Barra, Stati Uniti; Melinda French Gates, Stati Uniti.
Redazione Sintony.it