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29 Novembre 2023

Capodanno: annullato il concerto di Emis Killa a Ladispoli per un brano del 2016

Accusato di “inno al femminicidio” per il testo di 3 messaggi in segreteria. Il rapper: “Esiste lo storytelling, vi dovete ripigliare”

Questo 31 dicembre Emis Killa e Gue si sarebbero dovuti esibire per il concerto di Capodanno a Ladispoli, in provincia di Roma, ma a causa di alcune polemiche lo spettacolo è stato annullato

La decisione arriva dal sindaco di centrodestra Alessandro Grando, dopo le proteste di politica e cittadini, per un vecchio testo di Emis Killa: la canzone 3 messaggi in segreteria, tratta dall’album Terza stagione del 2016.

 

 

Nel testo, oggi più che mai, spiccano le seguenti parole: “Preferisco saperti morta che con un altro, vengo a spararti” ma non solo. L'intera canzone narra di una relazione tossica e un ragazzo violento che non riesce ad accettare la rottura con l'ex fidanzata.

Parole certamente forti, che alla luce di quando successo negli ultimi giorni fanno storcere il naso, ma il rapper ci tiene a ribadire che è una canzone contro i femminicidi.

Nelle spiegazioni si è concentrato sulla differenza tra personaggio della canzone e lui che lo interpreta, alludendo al fatto che non è detto il suo pensiero coincida con quello di un uomo violento, anzi è il contrario.

Già all’epoca il rapper di Vimercate aveva dovuto dare spiegazioni per il testo controverso della canzone: “Racconto di un ragazzo che perde la testa per la ex fidanzata e decide di ammazzarla, dal punto di vista, malato, di chi ammazza. È il mio modo per sensibilizzare e denunciare il femminicidio. Ho scelto un metodo brusco, diretto, cattivo, e soprattutto in prima persona, perché so che è il più efficace e mi appartiene. Come artista è mio privilegio e mio compito raccontare storie e far pensare chi mi ascolta” aveva detto.

 

Emis Killa cancella concerto di Capodanno a Ladispoli dopo le polemiche su  soldi e rime sessiste

 

Ma oggi il problema si ripropone perché è più attuale che mai: tantissime persone ed esponenti politici concordano sul fatto che la musica, specialmente generi aggressivi come rap e trap, possa istigare i giovani alla violenza. Dimenticando però che gli strumenti per interpretare correttamente un messaggio devono essere forniti dalle istituzioni e non dagli artisti.

Killa poi non è né il primo né l’ultimo ad aver usato un vocabolario violento nelle sue canzoni. Per quanto si tratti spesso di testi di cattivo gusto, per molti  giovani, l'idea che loro non sono in grado di scindere tra finizione e realtà, tra musica e morale, è un’offesa alla loro intelligenza

Però la politica e in particolare il PD hanno ritenuto che non dovessero essere spesi soldi pubblici – 345 mila euro – per trasmettere un simile messaggio definendola una “spesa immorale”. Il sindaco ha ceduto alle pressioni e ha annullato il concerto, nonostante lui stesso abbia ammesso che il rapper si era già esibito in città nel 2022.  

@Redazione Sintony.it