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15 Novembre 2023

Cagliari, la crisi morde, ma resta la voglia delle giovani coppie di avere figli

L’indagine condotta da Change Unipol colloca Cagliari al primo posto fra le città italiane per voglia di natalità: 47% contro una media nazionale del 26%

Denatalità e spopolamento sono due dei grandi temi che investono la Sardgnea. La crisi c’è e lo certifica l’Istat con numeri che non ammettono repliche. I giovani emigrano, quei pochi che restano non trovano lavoro e hanno paura a sposarsi e fare figli. Persino il prestigioso quotidiano inglese Times ha mandato un inviato in Sardegna per scoprirne le cause. Il risultato:  entro il 2050 la popolazione passerà da 1milione e 600mia a 800mila sardi. Si va verso l’estinzione dunque.

 

Cagliari

 

Ma la voglia di diventare genitori c’è. Un cagliaritano su due fra i residenti senza figli sogna di diventare genitore ma deve rinunciare a causa della precaria situazione economica e della mancanza di adeguate politiche a supporto delle famiglie. Il dato emerge da una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, che colloca Cagliari al primo posto fra le città italiane per voglia di natalità: 47% contro una media nazionale del 26%. Il 57% di chi desidera avere dei figli, ritiene che il numero ideale sia due, il 22% pensa sia meglio avere un figlio unico e il 21% vorrebbe ben tre pargoli.

 

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Dall'analisi, che si focalizza sul problema della denatalità in Italia e sulle politiche a supporto delle famiglie, spiccano una serie di dati preoccupanti per la realtà della Sardegna. Nell'Isola la denatalità influirà negativamente soprattutto sul sistema pensionistico (lo pensano il 46% degli intervistati) e potrebbe contribuire allo spopolamento delle aree non urbane (opinione del 36%). Ancora, un cittadino su due ritiene insufficienti le attuali politiche dell'Italia a supporto della famiglia.
 

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Fra le misure che sono ritenute le più efficaci per contrastare il fenomeno delle culle vuote, ci sono l'assegno universale per ogni figlio a carico (57%) e l'estensione dei congedi parentali (55%). Tra i cittadini lavoratori verrebbe anche molto apprezzata la flessibilità (36%) come il lavoro da remoto integralmente o in parte (20%) e la flessibilità nell'orario di entrata/uscita (14%).
 

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Sempre in tema di welfare, il 38% dei cagliartiani apprezzerebbe molto aiuti economici da parte dell'azienda per cui lavora, così da ammortizzare le spese dovute alla nascita di un bambino; in particolare si pensa a un piano di assistenza sanitaria integrativa per le visite specialistiche private a prezzo ridotto per i figli (25%) o anche l'istituzione di un asilo all'interno dell'azienda (24%). Ma le cause principali della denatalità sono considerate la non florida situazione economica personale (45%) e l'alto costo della vita (23%).
 

Redazione sintony.it