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9 Novembre 2023

Lucca, è polemica dopo la campagna sessista di una palestra

5 ragazze e la scritta "A novembre te la diamo gratis". Si invoca la famosa goliardata, ma il centro anti violenza non ci sta

A Lucca, una campagna pubblicitaria della catena di palestre Fit-Express ha fatto molto parlare di sé, ma non per ragioni positive. La catena, che voleva promuovere l’iscrizione gratuita per il mese di novembre, è stata definita sessista da molti e ha scatenato la polemica.

 

Palestra

 

Infatti, il problema della campagna sarebbe il linguaggio utilizzato e l’idea alla base: la locandina originaria presentava cinque ragazze sorridenti che indossano la maglietta della palestra e poi la scritta “a novembre te la diamo gratis”, creando un  doppio senso tra la palestra e le prestazioni sessuali delle ragazze, che di conseguenza passano per prostitute. La notizia arriva dal quotidiano Il Tirreno, molto diffuso in Toscana nelle province di Lucca, Livorno, Pisa e pare che abbia suscitato molto scalpore. Dopo  la diffusione del post si è sollevata una polemica, tra chi sottolineava la bassezza di utilizzare ancora stratagemmi sessisti a discapito delle donne e denunciava il fatto di nascondersi dietro la battuta non capita o la goliardata. Mentre, dal reparto marketing dell’azienda hanno risposto dicendo che: “È stata una vera e propria goliardata. Certo nasce come provocazione, ma non è possibile che sia letta come un’offesa alle donne, che coprono oltretutto il 60% della nostra clientela. Non la riteniamo né offensiva, né denigratoria”. È ironico che l’ultima sentenza sul fatto che sia o meno denigratoria per le donne, spetti a un gruppo di uomini, che magari non hanno mai vissuto la sessualizzazione spicciola sulla loro pelle. Questo è il pensiero di tante persone, specialmente donne, ma c’è anche chi la vede come una battuta leggera e pensa che chi si lamenta non capisca l’umorismo. Nella vicenda è intervenuta anche Francesca Menconi, che a Carrara, dirige il centro antiviolenza del Cif. Dice Menconi: "non si è ancora capito che la violenza verbale è l'alba della violenza fisica": "Difficile stabilire il limite tra la goliardia, di una frase o di un gesto, e come essa viene interpretata da chi la riceve. Sarebbe ora di finirla con i doppi sensi, le allusioni machiste, le provocazioni gratuite".

 

SESSISMO QUOTIDIANO/1 – animabella

 

In effetti è innegabile che il linguaggio e le rappresentazioni della realtà che si sceglie di dare, influenzano realmente la cultura in cui vivono le persone. È forse per promuovere una palestra non era necessario il sessismo e questo sembra essere stato compreso anche da altre palestre della catena, come quella di Polignano Milanese, che riportano un semplice ma diretto “A novembre iscrizione gratis”.

@Redazione Sintony.it