Nell’isola il 60% dei sardi non riesce a risparmiare, e non riesce neppure a far fronte a spese improvvise, come una malattia, ma ancora più semplicemente come un guasto alla macchina, un guasto al frigorifere, la rottura di un tubo dell’acqua. E’ quanto emerge dall’elaborazione dalle statistiche elaborate dall’Istat e Bankitalia. Nell’isola sono infatti circa 450mila quelle che non riescono a far fronte a questi costi non prevedibili.
Un altro dato allarmante è riferito contrazione della ricchezza delle famiglie sarde. I depositi bancari – riferisce La Nuova Sardegna - e il risparmio postale, infatti, valutati sul totale dei residenti sono calati di parecchie centinaia di milioni. Tra la rilevazione del 31 dicembre 2022 e quella del 30 giugno 2023, quindi in sei mesi, la somma dei depositi è passata da 32,9 a 32,3 miliardi di euro. Significa che in sei mesi il risparmio si è contratto di circa 660 milioni di euro.
Nel 2021 il numero di famiglie – nell’isola sono complessivamente circa 750mila – che nelle rilevazioni hanno dichiarato di non riuscire a risparmiare erano il 59 per cento. Un anno più tardi, nel 2022, sono lievitate a 61,8 per cento. Le rilevazioni Istat vanno indietro nel tempo fino al 2004, e negli ultimi vent’anni si sono registrati picchi anche maggiori: l’hannus orribilis è stato il 2018, quando il dato ha raggiunto il 78,6 per cento. Dopo di che c’è stata una discesa costante fino al 2020, e poi una nuova impennata.
I dati Istat indicano che la situazione è molto più grave sul fronte delle spese impreviste spiega il quotidiano sassarese -. Nel 2022 si è raggiunto l’apice: il 60,2% delle famiglie sarde ha dichiarato di non riuscire a sostenere lo sforzo. E bene o male in tutte le famiglie le spese impreviste capitano spesso. Su questo dato specifico, negli ultimi 20 anni l’Istat non aveva mai registrato numeri così marcati. Dieci anni fa, nel 2012, erano meno della metà le famiglie in grado di far fronte a spese extra. Oggi sono circa 450mila.
Redazione sintony.it