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9 Luglio 2025

Chiamano il figlio Alguer Miquel: l’omaggio di una coppia catalana ad Alghero

Secondo i dati dell’Idescat, l’istituto di statistica della Catalogna, nel 2023 sono stati 28 i bambini a ricevere questo nome, 146 dal 2020 a oggi

Un nome, una scelta d’amore e un ponte tra due terre. Si chiama Alguer Miquel il bambino catalano che domenica è stato battezzato nella cattedrale di Santa Maria ad Alghero, in una cerimonia che ha unito devozione, affetto e identità culturale. I genitori, Gerard e Mireia, originari di Vilanova i la Geltrú, cittadina sulla costa catalana non lontano da Barcellona, hanno voluto celebrare il sacramento proprio nella “Barceloneta sarda”, simbolo del forte legame tra la loro terra d’origine e la città di Alghero.

La scelta del nome Alguer è tutt’altro che casuale: è un omaggio esplicito alla città di Alghero, in catalano “L’Alguer”, dove la coppia ha trascorso numerose vacanze e momenti importanti della loro vita. Un luogo diventato rifugio affettivo e simbolico, rappresentazione concreta dell’identità condivisa tra Sardegna e Catalogna.

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Il secondo nome, Miquel, rafforza questo legame simbolico: San Michele è infatti patrono di Alghero e della città catalana di Vic, da cui proviene la madre del bambino. Due sponde dello stesso mare unite sotto la protezione dello stesso santo.

La celebrazione, officiata da don Angelo, è stata arricchita da momenti dal forte valore spirituale e culturale. Davanti alla cappella dedicata alla Moreneta, la Madonna nera simbolo della Catalogna, è stata recitata una preghiera alla Vergine di Montserrat, in catalano, in omaggio alla tradizione religiosa dei genitori. A fare da madrina al piccolo Alguer Miquel è stata Maria Grazia Murrocu, amica di famiglia e figura molto vicina alla coppia.

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La scelta del nome Alguer non è isolata. Secondo i dati dell’Idescat, l’istituto di statistica della Catalogna, nel 2023 sono stati 28 i bambini a ricevere questo nome, 146 dal 2020 a oggi. Un trend in crescita che testimonia l’attenzione crescente verso Alghero e il suo ruolo nel cuore del mondo catalano, non solo come meta turistica, ma come simbolo di un’identità condivisa.

La storia di Alguer Miquel è anche la storia di una relazione secolare tra la Sardegna e la Catalogna, fatta di lingua, cultura, affinità storiche. Una relazione che oggi si rinnova anche attraverso i nomi, in gesti quotidiani che affermano una scelta di appartenenza e di affetto. E così, nella cattedrale di Santa Maria, il battesimo del piccolo Alguer non è stato solo un rito religioso, ma un abbraccio simbolico tra due terre sorelle.

 

 

 

@Redazione Sintony News