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26 Settembre 2023

Navigare verso il futuro: nasce la prima barca a vela ecologica fatta in Sardegna

Prodotta dall’associazione Nox Oceani, è una versione ecologica del modello Optimist

Il primo prototipo di barca a vela a impatto zero in Sardegna è stato presentato lunedì 25 settembre allo Yacht Club di Porto Rotondo (Olbia), da parte dell’associazione Nox Oceani, fondata da Francesca De Natale.

 

 

Il progetto si pone l’obiettivo di coniugare la passione per lo sport con il rispetto e la tutela dell’ambiente e a questo scopo intendono diffondere maggiore consapevolezza anche attraverso mezzi più sostenibili come quello realizzato. Un modello che replica le caratteristiche del famosissimo Optimist, barca tradizionalmente utilizzata nell’apprendimento della vela, poiché dotato di design molto semplice e materiali leggeri. L’innovativo dinghy o gommoncino a vela, è costruito in fibre di lino e altri materiali riciclati come la fibra di basalto, che mantiene costanti nel tempo le sue qualità e la resina di origine vegetale usata per la laminazione invece dell’attuale vetroresina.

 

 

La novità è che questo modello è a impatto zero, cioè, potrebbe risolvere il problema dello smaltimento delle imbarcazioni una volta terminato il loro utilizzo, visto che i componenti saranno riciclati dando vita a nuovi oggetti. Secondo la fondatrice questo nuovo strumento aiuterà a trasmettere alle nuove generazioni il senso di rispetto e tutela dell’ambiente, ma soprattutto permetterà agli adulti di oggi di fare la propria parte, accompagnandoli per quanto possibile nella lotta all’eliminazione dei prodotti usa e getta, che diventano poi meri rifiuti. La vela è un mezzo già di per sé ecologico, ma secondo la fondatrice si può fare di più: “il nostro benessere è direttamente collegato con quello dell’ambiente e per questo è molto importante rispettare la natura e trovare valide soluzioni” dice la fondatrice, che ha inoltre richiesto all'International Optimist Dinghy Association - organizzazione internazionale che si occupa di coordinare e promuovere il dinghy a vela - di rimuovere l’obbligo di usare la vetroresina per lo scafo in favore di altri materiali più ecologici e  stretto accordi con la Marina di Cugnana, unica struttura eco compatibile,  per fruire di questi spazi durante le proprie attività sportive.  

@Redazione Sintony.it