È periodo di vendemmia, ma a causa del bizze del clima la produzione di vino nell’isola potrebbe diminuire addirittura del 25-30%. È quanto sostiene Coldiretti Sardegna che sottolinea una produzione ridotta, dovuta principalmente alla siccità e al grande caldo di questa estate, ma nessun effetto sulla qualità dei vini sardi.
Bisogna però prendere atto dei problemi di questa annata, per migliorare le produzioni future. Come sottolineano il presidente e direttore di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba è necessario applicare nuove tecnologie nell’ambito della raccolta dell’uva e riferiscono l’urgenza di un dibattito per invertire gli effetti di questi fenomeni anomali sull’uva. Seguono questa linea l’area del Parteolla in provincia di Cagliari e la Gallura dove i viticoltori sembrano confermare il calo produttivo, anche se pare non esserci preoccupazione per la qualità dell’amato Vermentino di Gallura o del Carignano del Sulcis.
Anche al nord Sardegna, dalla cantina di Santa Maria La Palma di Alghero si conferma la qualità per questa annata, seppur non ancora conclusa. Buone notizie anche dall’Oristanese, mentre ci sono alti e bassi nel Nuorese dove a causa degli sbalzi di temperatura e delle forti grandinate di quest’anno l’uva è stata danneggiata. Niente paura dunque per gli amanti del vino, questa vendemmia 2023, sicuramente più povera dal lato produttivo, resterà ricca di qualità e piena dei caratteristici aromi del vino sardo.
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