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9 Agosto 2023

ll cibo "spazzatura" altera l'area del cervello che controlla la fame

Il cibo "spazzatura" influenza l'area del cervello che controlla la fame: ecco lo studio

Il sovrappeso, l'obesità e l'abuso di cibo "spazzatura" alterano le dimensioni dell'ipotalamo, area chiave del cervello responsabile del controllo della fame, facendolo diventare più grande rispetto alle persone normopeso e inibendo così il loro senso di sazietà. La scoperta è avvenuta per merito del team dell'Università di Cambridge, la cui ricerca e' stata pubblicata sulla rivista NeuroImage.

Lo studio è stato realizzato servendosi di un algoritmo dell'intelligenza artificiale, il quale ha analizzato le scansioni cerebrali di risonanze magnetiche di 1.351 giovani adulti con pesi diversi. Il team ha avuto modo di constatare che il volume complessivo della struttura dell'ipotalamo nel cervello era maggiore nelle persone in sovrappeso e obese.

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Secondo i ricercatori, una dieta malsana può essere causa di infiammazione dell'ipotalamo che, a sua volta, può modificare i meccanismi naturali dediti al mantenimento di un peso corporeo regolare. 

Inoltre, gli studi condotti sugli animali hanno decretato che una dieta ricca di grassi provoca l'infiammazione dell'ipotalamo, la quale porta all'insulino-resistenza e all' obesità.

Diverse ricerche hanno già dimostrato che l'appetito è vittima di influenza di numerosi fattori, tra i quali i geni, gli ormoni, il sonno e l'ambiente alimentare vissuto. In questa situazione entra in gioco anche la struttura del cervello, in particolare l'ipotalamo, sul quale si concentreranno i prossimi studi scientifici, portando allo studio di nuove cure. 

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Stephanie Brown, autrice primaria della ricerca ha detto: "Se ciò che vediamo nei topi accade anche negli umani, allora una dieta ricca di grassi potrebbe innescare l'infiammazione del nostro centro di controllo dell'appetito. Poi continua: "Nel tempo, questo cambierebbe la nostra capacità a valutare quando abbiamo mangiato abbastanza e come il nostro corpo elabora lo zucchero nel sangue, portandoci ad aumentare di peso". 

"Sebbene sappiamo che l'ipotalamo è importante per determinare quanto mangiamo, in realtà abbiamo pochissime informazioni dirette su questa regione del cervello negli esseri umani viventi. Questo perché è molto piccolo e difficile da distinguere sulle tradizionali scansioni cerebrali", conclude la ricercatrice.

Alessandro Paolo Porrà