La condanna dei fratelli Bianchi per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di origine capoverdiana ucciso a calci e pugni nel settembre del 2020, in appello scende a 24 anni di reclusione.
In primo grado, erano stati condannati all’ergastolo poi sono state riconosciute le attenuanti generiche. Nel mentre, sono state confermate le altre condanne: 21 anni inflitti a Mario Pincarelli e i 23 anni a Francesco Belleggia.
Alla Corte d'Assise di Roma, presieduta da Vincenzo Gaetano Capozza, il sostituto procuratore generale Bruno Giangiacomo aveva chiesto di confermare le condanne del primo grado: ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, 21 anni per Mario Pincarelli e i 23 anni per Francesco Belleggia. Per i primi due i giudici hanno deciso per un abbassamento della pena.
Valerio Spigarelli, avvocato dei fratelli Bianchi, ha definito "squilibrata" la sentenza di primo grado, perché "poggiata sulla mostrificazione degli imputati".
"Più o meno me l'aspettavo. Nessuna sentenza mi darà più mio figlio. Sento di avere avuto giustizia? Accetto la giustizia che è stata fatta. Il perdono è un'altra cosa. Non provo rabbia, non so se è una sentenza giusta o non giusta" afferma Lucia Monteiro Duarte, madre di Willy, dopo la sentenza.
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